Page 199 - Dizionario di Filosofia
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Torino 1960; Trattato delle sensazioni, a cura di P. Salvucci, Bari 1970. Su C.: G.
Le Roy, La psychologie de Condillac, Parigi 1937; M. Dal Pra, Condillac, Milano
1942; P. Salvucci, Condillac filosofo della comunità umana, Milano 1961; I. F.
Knight, The geometric spirit. The abbé de Condillac and the French
Enlightenment, New Haven 1968.
CONDIZIONALE. Si dice di un sillogismo in cui la maggiore è una proposizione
condizionale, come la seguente: « Se Dio non possedesse l’esistenza, sarebbe
imperfetto; ma Dio è perfetto; dunque Dio esiste ». (Questo sillogismo costituisce la
« prova ontologica » dell’esistenza di Dio.)
CONDIZIONATO. La relazione da condizione a condizionato si è sostituita nel sistema
di Kant al rapporto di causa ed effetto. La condizione di Kant è più generale e più
vaga della causalità propriamente detta: essa designa ogni antecedente necessario
affinché un fatto successivo si compia; una cosa può dunque essere condizionata da
un’altra, senza esserne l’effetto.
CONDORCET (Marie Jean Antoine Nicolas DE CARITAT, marchese DI), filosofo,
matematico e uomo politico francese (Ribemont, Aisne, 1743 - Bourgla-Reine, nei
dintorni di Parigi, 1794). All’età di sedici anni sostenne davanti a d’Alembert,
Clairault e Fontaine una tesi d’analisi matematica; nel 1765 pubblicò un Saggio sul
calcolo integrale, nel 1767 una memoria sul Problema dei tre corpi. I suoi lavori
scientifici gli meritarono l’accesso all’Accademia delle scienze (1769). Legato a
d’Alembert, a Voltaire e soprattutto a Turgot, con il quale scambiò un’importante
corrispondenza e che lo fece nominare ispettore generale delle finanze, collaborò
all’Enciclopedia e pubblicò scritti di economia politica. Nel 1782 entrò
nell’Accademia francese. Pubblicò e commentò le Opere complete di Voltaire e
lavorò alla definizione dei diritti dell’uomo cosicché nel 1789 era riconosciuto come
il capo del « partito filosofico ». Deputato all’Assemblea legislativa e alla
Convenzione, elaborò un grandioso piano di organizzazione dell’istruzione pubblica
e un progetto di costituzione, che non furono realizzati. Amico dei girondini pur
senza essere infeudato al loro partito, fu messo in stato d’accusa nel luglio 1793 e
riuscì a sottrarsi per otto mesi alle ricerche; ma, scoperto e arrestato a Clamart, si
avvelenò nella prigione di Bourgl’Egalité (Bourg-la-Reine). Durante la reclusione
forzata scrisse il suo Schizzo di un quadro storico dei progressi dello spirito
umano, in cui sostituì al sentimento religioso l’idea di un perfezionamento
all’infinito dell’umanità ed enunciò sul progresso teorie che preannunciavano quelle
positivistiche di Auguste Comte. Secondo Condorcet la continuità dello sviluppo
progressivo dell’umanità si svolge attraverso dieci tappe, che vanno dall’unione
nelle tribû primitive, alla pastorizia, all’agricoltura, alle prime scoperte scientifiche
dei Greci sino alla Rivoluzione francese, da cui ha inizio l’ultimo periodo.
Bibliogr.: Oeuvres, a cura di A. Condorcet-O’Connor e F. Arago, 13 voll., Parigi
1847-1849; l’Abbozzo di un quadro storico dei progressi dello spirito umano è
stato tradotto in italiano a cura di M. Minerbi, Torino 1969. Su C.: E. Caillaud, Les
idées économiques de Condorcet, Poitiers 1908; J. S. Schapiro, Condorcet and the