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vertebrato » ha come comprensione: animale con vertebre, e come estensione:
mammiferi, uccelli, anfibi, rettili, pesci. Un concetto è estensibile a un numero tanto
maggiore di individui quanto meno caratteri riunisce in sé: l’estensione e la
comprensione sono inversamente proporzionali. « Animale » ha minor estensione e
maggior comprensione di « vivente », « vertebrato » maggior comprensione di «
animale », « mammifero » di « vertebrato ».)
COMTE (Auguste), filosofo francese (Montpellier 1798 -Parigi 1857), fondatore del
positivismo*. Dal 1814 al 1816 studiò matematica e ingegneria nella Scuola
politecnica di Parigi. Attratto dalle idee del Saint-Simon, si convinse della necessità
e della realtà del progresso umano, anche se pochi anni dopo si staccò dal maestro
che troppo aveva accentuato il carattere religioso del rinnovamento della società.
Comte ritenne invece che tale rinnovamento fosse realizzabile soltanto mediante una
profonda riforma intellettuale, al di fuori di ogni tradizione metafisica e religiosa.
Questi atteggiamenti critici e innovatori gli procurarono le ostilità degli ambienti
accademici ufficiali. Fattosi conoscere nel 1824 con l’opera Politica positiva, entrò
in rapporti di stima e di amicizia con uomini eminenti, come il Guizot, che lo
incoraggiarono a continuare nel lavoro scientifico e filosofico intrapreso. Nel 1830
pubblicò il primo dei sei volumi del suo Corso di filosofia positiva, che da anni
aveva prospettato e che gli procurò una fama notevole anche fuori della Francia.
Fino al 1842 lavorò intensamente a quest’opera. Nel 1845 conobbe Clotilde Devaux:
il breve periodo trascorso con questa giovane donna, che morì l’anno successivo,
contribuì a mutare l’indirizzo del pensiero di Comte, che, con gli scritti degli ultimi
anni, abbandonando le aspirazioni scientifiche e filosofiche e sospinto da un
misticismo di stampo saintsimoniano, mirò a fondare una nuova religione positiva, la
religione della Umanità.
L’elemento più notevole della concezione filosofica di Comte consiste
nell’importanza decisiva attribuita al metodo scientifico come metodo della
conoscenza in generale; la filosofia stessa si può costituire in sapere solo a partire
dai concreti risultati delle scienze, come momento di riflessione unitaria, in grado di
evitare l’eccessiva specializzazione e frammentazione. Comte coglie nello sviluppo
dell’umanità, così come all’interno dell’evoluzione delle singole scienze, una legge,
che indivìdua tre stadi attraverso i quali, necessariamente, passa il progresso della
scienza: lo stadio teologico, lo stadio metafisico, lo stadio positivo. A ciascuno di
essi corrisponde anche una specifica organizzazione della società dal punto di vista
politico. I primi due stadi (che dal punto di vista sociale sono caratterizzati dal
prevalere del governo militare e dei giureconsulti) pur rappresentando effettivi
momenti dello sviluppo del sapere, sono rivolti alla ricerca delle cause dei
fenomeni, individuate rispettivamente in entità trascendenti (dai feticci, alle divinità
politeiste, sino al dio unico del teismo) oppure in entità o princìpi, metafisici e
dogmatici, immanenti ai fenomeni, ad es. la materia e il movimento delle concezioni
meccaniciste sistematiche. Solo nel terzo stadio, quello positivo, si abbandona la
ricerca delle cause, attenendosi a ciò che è reale, osservabile, verificabile;
l’attenzione è rivolta alle regolarità che si possono cogliere e che vanno espresse