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1124, dando soprattutto grande impulso agli studi retorici, fondati sulla conoscenza
diretta dei poeti e degli oratori classici, Influenzato dalle teorie platoniche, in
particolare dalla concezione esposta nel Timeo, affronta anche il problema del
rapporto tra natura e Dio, che verrà ripreso e meglio precisato, sempre in una
prospettiva platonica, da Gilberto de la Porrée e quindi da Teodorico e da Bernardo
Silvestre. Con questi autori risultano accentuati gli interessi di carattere scientifico,
che si accompagnano agli ideali umanisti di Bernardo. Ultimo tra i più significativi
esponenti della scuola è Guglielmo di Conches, la cui opera è particolarmente
significativa per la trattazione dei problemi filosofici e scientifici che, ispirandosi al
platonismo, non ignorava però i contributi della logica aristotelica e delle
conoscenze arabe, ponendosi il problema dell’armonia con la prospettiva teologica,
senza indulgere a un misticismo antifilosofico.
Bibliogr.: A. Clerval, Les écoles de Chartres au Moyen Age du V au XVI siècle,
Parigi 1895; C. H. Haskins, The renaissance of the 2th century, Cambridge (Mass.)
1927; T. Gregory, Anima mundi. La filosofia della scuola di Conches e la scuola di
Chartres, Firenze 1955.
CHERBURY (lord Edward HERBERT DI), V. HERBERT (lord Edward).
CHIÓNE, in gr. Chíōn, discepolo di Platone (IV sec. a.C.). Partecipò all’uccisione di
Clearco, tiranno di Eraclea, sua patria, nel 352, ma perdette egli stesso la vita nella
congiura. Gli sono attribuite diciassette lettere, scritte con molto talento, ma che sono
palesemente opera di qualche platonico di epoca posteriore.
CHOU TUN-YI, scrittore e filosofo cinese (1017-1073), iniziatore del grande
movimento filosofico cinese dei secc. XI e XII. Nonostante sia stato scrittore fecondo,
non restano di lui che due scritti molto brevi che riassumono il suo pensiero: il T’ai-
chi T’u-shu (Spiegazione del Diagramma del Grande Polo) e il Yi T’ung Shu
(Commentario alle Mutazioni). In maniera dommatica è espressa l’evoluzione
dell’universo partendo dal principio supremo, chiamato « Grande Polo » (T’ai Chi),
prendendo a prestito una espressione dell’antica cosmogonia e intendendola nel
senso di « Architrave dell’universo », di « Fuoco del cosmo ». La sua speculazione
si basa essenzialmente sul Libro delle Mutazioni (Yi-ching), benché l’influenza
taoista e buddhista vi sia rilevante.
CHU HSI, filosofo cinese (1130-1200). Fondò un sistema designato come « scuola
razionalistica del neoconfucianesimo », che dominò incontrastata il confucianesimo
fino alla caduta dei Ming ed ebbe ancora grande influenza sotto i Ch’ing. Secondo
tale sistema ogni oggetto particolare possiede la sua ragion d’essere, il suo principio
formale, che altro non è che una emanazione del T’ai-chi (« Grande Polo »),
principio primo. Oltre al Ching Ssû hu, summa filosofica e commento dei testi
anteriori, abbiamo di lui una storia della Cina, poesie, lettere e saggi.
CICERONE (Marco Tullio), scrittore, oratore e uomo politico latino (Arpino 105 a.C.
- Formia 43 a.C.). L’opera di Cicerone interessa dal punto di vista filosofico, non
tanto perché presenti caratteri di originalità o offra sviluppi rispetto alla tradizione
greca, quanto perché ha costituito il tramite della diffusione dei temi della cultura