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problema che interessa mediante un altro problema, ancora casuale, di formulazione
e accessibilità più semplice.
• Caso, determinismo, finalismo. Secondo il principio deterministico (precisato per
la prima volta da Laplace) l’insieme dei fenomeni naturali è traducibile in un sistema
finito di equazioni differenziali di ordine finito, aventi come incognite funzioni di un
unico parametro, il tempo. La conoscenza di tutte le funzioni incognite (e di un
opportuno numero delle loro derivate) al tempo t=t , consente la conoscenza delle
o
funzioni stesse a un tempo t qualsiasi prescindendo, ovviamente, dalle difficoltà
algoritmiche. A questo principio deterministico (che non può dirsi né vero né falso) i
fisici moderni hanno contrapposto un principio probabilistico, secondo il quale
sussiste ancora lo schema matematico precedente, ma le funzioni che ne sono
l’oggetto, anziché rappresentare la misura di grandezze fisiche, rappresentano la
probabilità che una esperienza eseguita al tempo t fornisca un certo risultato. (V.
QUANTI [teoria dei].)
L’atteggiamento finalistico, infine, che ebbe il suo periodo aureo nell’Ottocento, è
una sorta di antropomorfismo della natura, ed enuncia le leggi naturali affermando
che, fra tutti i modi possibili in cui un evento può manifestarsi, la natura sceglie quel
modo secondo il quale un certo fine è raggiunto in modo più prossimo.
Concretamente, ciò consiste nel considerare le equazioni che reggono un fenomeno
come quelle che risolvono un problema variazionale, consistente nel rendere
massima (o minima) una determinata grandezza matematica (funzionale) costruita
mediante le variabili che caratterizzano il fenomeno. Ad es. le equazioni di
Lagrange, che descrivono il moto di un sistema meccanico, possono dedursi dal
principio variazionale di minima azione.
CASSIRER (Ernst), filosofo tedesco (Breslavia 1874 - Princeton, New Jersey, 1945).
Professore ad Amburgo dal 1919, all’avvento del nazismo esulò nel 19.1.1 in
Svezia, poi, nel 1941, negli Stati Uniti. Fece parte della scuola di Marburgo*, una
delle correnti del neokantismo tedesco, e si interessò in particolare alla logica
matematica, alle funzioni simboliche del pensiero, alla teoria della forma* e alla
storia della filosofìa. Opere principali: Storia della filosofia moderna (4 voll.)
[Das Erkenntnisproblem in der Philosophie und Wissenschaft der neueren Zeit,
1906-1920], Concetto di sostanza e concetto di funzione (1910), Libertà e Forma
(1917), Idea e Forma (1921), Filosofia delle forme simboliche (1923-1929),
Individuo e cosmo nella filosofia del Rinascimento (1927), La filosofia
dell’Illuminismo (1932).
Bibliogr.: Una esauriente nota bio-bibliografica è in appendice a E. Cassirer, Saggio
sull’uomo, a cura di L. Lugarini, Roma 1968; molto importante è The philosophy of
Ernst Cassirer, a cura di P. A. Schilpp, Evanston 1949 (rist. Nuova York 1958).
CASUALISMO. Dottrina che attribuisce al caso gli avvenimenti e la loro successione.
(V. anche CONTINGENZA, INDETERMINISMO, TICHISMO.)
CATALÈSSI (gr. katálēpsis, comprensione). Per gli stoici antichi, la percezione della
realtà, che si attua nella fantasia* catalettica.