Page 154 - Dizionario di Filosofia
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CABET (Etienne), teorico francese del socialismo (Digione 1788 - Saint Louis, Stati
Uniti, 1856). Partecipò alla rivoluzione del 1830; aderì in seguito alla monarchia di
luglio; eletto deputato, sostenne tesi democratiche molto avanzate, passando
decisamente all’opposizione.
Nel 1834 fu condannato per taluni articoli apparsi nel giornale Le Populaire e
costretto a riparare in Inghilterra, dove ebbe modo di conoscere le teorie di Robert
Owen, da cui fu profondamente influenzato. Nelle sue opere, tra cui la più importante
è Viaggio in Icaria (1842), sviluppò la sua dottrina della collettivizzazione dei
mezzi di produzione, auspicando una forma di comunismo ispirato anche a Tommaso
Moro e tracciando un quadro ottimistico della società ideale. Nel 1848 partì per gli
Stati Uniti, dove tentò invano di attuare sul piano pratico le sue teorie, fondando
prima nel Texas, poi nell’Illinois, una colonia « icariana », organizzata su basi
socialistiche.
Bibliogr.: F. Rude, Voyage en Icarie. Deux ouvriers viennois aux Etats-Unis en
1855, Parigi 1952.
CAIRD (Edward), filosofo scozzese (Greenock 1835 - Oxford 1908). Professore di
morale all’università di Glasgow, fervente seguace delle dottrine hegeliane, esercitò
un’influenza considerevole sul pensiero filosofico inglese della fine del XIX sec.
Opere principali: La filosofia critica di Kant (1878), La filosofia sociale e la
religione di Auguste Comte (1885), L’evoluzione della religione (1891-1892) e
L’evoluzione della teologia presso i filosofi greci (1904).
Càllide, personaggio principale, insieme con Socrate, del Gorgia di Platone. In lui è
raffigurato l’intellettuale che, spregiudicatamente, giunge alle estreme conseguenze
nel tracciare una teoria della violenza: Callide, infatti, nella sua polemica contro
Socrate, sostenitore dell’esigenza di una moralità che sia garanzia per tutti, anche per
i deboli, sostiene con franchezza che la vita è del più forte che riesce a imporsi e a
dominare per realizzare tutti i suoi desideri.
CALÒ (Giovanni), filosofo e pedagogista italiano (Francavilla Fontana, Brindisi,
1882-1970). Professore di pedagogia all’università di Firenze dal 1911 al 1952,
accademico dei Lincei, vicepresidente della commissione nazionale dell’Unesco, ha
pubblicato tra l’altro: Fatti e problemi del mondo educativo (1911), Maestri e
problemi di filosofia (1924-1925), Dottrine e opere nella storia dell’educazione
(1932), Dall’Umanesimo alla scuola del lavoro (1940).
CALÒGERO (Guido), filosofo italiano (Roma 1904), docente nelle università di
Firenze, di Pisa e di Roma. Originariamente seguace dell’attualismo gentiliano, si è
sforzato in seguito di abbattere ogni astratto modo di pensare l’essere e la
gnoseologia, in nome di una concreta aderenza alla realtà e all’esperienza. Opere
principali: La conclusione della filosofia del conoscere (1938), Lezioni di filosofia
(1942), Logo e dialogo (1950).
CALOPRÉSE (Gregorio), pedagogista italiano (Scalea, Cosenza, 1650-1714). Aprì
nel suo paese natale una scuola che divenne ben presto un centro di diffusione delle
dottrine cartesiane e della logica di Port-Royal. A lui il Gravina affidò l’educazione