Page 148 - Dizionario di Filosofia
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Giordano  Bruno  (1582-1950),  di  V.  Salvestrini,  aggiornata  da  L.  Firpo,  Firenze

          1958. Il testo De l’infinito universo et mondi, preceduto da un ampio studio di D.
          W.  Singer,  è  stato  pubblicato  a  Milano  1957;  I Dialoghi  italiani,  a  cura  di  G.
          Aquilecchia, Firenze 1958; su B.: A. Corsano, Il pensiero di Giordano Bruno nel
          suo  sviluppo  storico,  Firenze  1940;  L.  Firpo, Il  processo  di  Giordano  Bruno,
          Napoli  1949;  N.  Badaloni, La  filosofia  di  Giordano  Bruno,  Firenze  1955;  F. A.
          Yates, Giordano  Bruno  and  the  hermetic  tradition,  Londra  1964;  F.  Papi,

          Antropologia e civiltà nel pensiero di G. Bruno, Firenze 1968.
          BRUNSCHVICG  (Léon),  filosofo  francese  (Parigi  1869  -  Aixles-Bains  1944).
          Professore alla Sorbona, riprese in esame i problemi posti dalla critica kantiana, alla
          luce di uno studio approfondito dei problemi della scienza. Oltre a importanti opere
          su  Spinoza  e  Pascal,  pubblicò: Idealismo contemporaneo  (1905), Le  tappe  della

          filosofia matematica (1912), L’esperienza umana e la causalità fisica (1922).
          BRUTISMO. Termine coniato da Saint-Simon per indicare il meccanicismo, e usato
          poi  da  Espinas,  nell’espressione brutismo  animale,  per  designare  la  teoria
          cartesiana dell’animale-macchina.

          BUBER (Martin), filosofo, teologo, semitista e storico della religione (Vienna 1878 -
          Gerusalemme  1965).  Di  fede  giudaica,  studiò  nei  paesi  tedeschi  e  in  Svizzera,
          specializzandosi in filosofia religiosa e in teologia. Nel 1906 fondò in Germania il
          giornale Der  Jude,  che  divenne  il  principale  portavoce  dell’ebraismo  tedesco.
          Professore di filosofia e storia delle religioni nell’università di Francoforte (1923-
          1933)  e  in  quella  di  Gerusalemme  (1938-1951),  sostenne  una  particolare

          interpretazione del sionismo, in cui è fortemente accentuato lo spirito religioso.
          BÜCHNER (Ludwig), filosofo tedesco (Darmstadt 1824-1899). Compiuti gli studi di
          medicina  a  Tubinga  e  divenutovi  libero  docente.  dovette  abbandonare
          l’insegnamento in seguito allo scandalo suscitato dalla pubblicazione del suo libro

          Forza  e  materia  (1855)  ispirato  a  una  concezione  materialistica  della  realtà;
          ritiratosi  a  Darmstadt,  vi  esercitò  la  medicina.  Scrisse  inoltre Natura  e  spirito
          (1857), Il  posto  dell’uomo  nella  natura:  passato,  presente  e  futuro  (1869),
          Darwinismo e socialismo (1894).
          BUDDHISMO. La religione chiamata dagli europei buddhismo ebbe origine in lndia,
          ai confini del Nepal e dell’Audh, nella seconda metà del VI sec. a.C. È accertato che

          il  Buddha  è  un  personaggio  storico,  benché  la  critica  occidentale  del XIX  sec.  ne
          abbia talvolta negato l’esistenza. La dottrina da lui predicata si diffuse in tutta l’India
          orientale estendendosi anche a ovest e a  NO (forse fino a  Taxila), anche se nulla
          venne  fissato  nella  scrittura  finché  il  Buddha  fu  vivo;  la  comunità  buddhista  non
          disponeva né di un canone né di una regola nel senso proprio della parola. Dopo il

          parinirvāna  del  Buddha  (480[?]  a.C.)  si  avvertì  la  necessità  di  raccogliere  e
          unificare gli elementi delle sue dottrine riguardanti la disciplina (vinaya), i dogmi e
          la legge (dharma) e la metafisica (abhidharma); a questo scopo vennero indetti i
          concili di Rājagriha (477 [?] a.C.), Vaiśālī (377 o 367 a.C.) e Pātaliputra (249 o 242
          a.C.).  Poco  a  poco  in  seno  al  buddhismo  si  costituirono  diverse  sette  (sthavira,
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