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Giordano Bruno (1582-1950), di V. Salvestrini, aggiornata da L. Firpo, Firenze
1958. Il testo De l’infinito universo et mondi, preceduto da un ampio studio di D.
W. Singer, è stato pubblicato a Milano 1957; I Dialoghi italiani, a cura di G.
Aquilecchia, Firenze 1958; su B.: A. Corsano, Il pensiero di Giordano Bruno nel
suo sviluppo storico, Firenze 1940; L. Firpo, Il processo di Giordano Bruno,
Napoli 1949; N. Badaloni, La filosofia di Giordano Bruno, Firenze 1955; F. A.
Yates, Giordano Bruno and the hermetic tradition, Londra 1964; F. Papi,
Antropologia e civiltà nel pensiero di G. Bruno, Firenze 1968.
BRUNSCHVICG (Léon), filosofo francese (Parigi 1869 - Aixles-Bains 1944).
Professore alla Sorbona, riprese in esame i problemi posti dalla critica kantiana, alla
luce di uno studio approfondito dei problemi della scienza. Oltre a importanti opere
su Spinoza e Pascal, pubblicò: Idealismo contemporaneo (1905), Le tappe della
filosofia matematica (1912), L’esperienza umana e la causalità fisica (1922).
BRUTISMO. Termine coniato da Saint-Simon per indicare il meccanicismo, e usato
poi da Espinas, nell’espressione brutismo animale, per designare la teoria
cartesiana dell’animale-macchina.
BUBER (Martin), filosofo, teologo, semitista e storico della religione (Vienna 1878 -
Gerusalemme 1965). Di fede giudaica, studiò nei paesi tedeschi e in Svizzera,
specializzandosi in filosofia religiosa e in teologia. Nel 1906 fondò in Germania il
giornale Der Jude, che divenne il principale portavoce dell’ebraismo tedesco.
Professore di filosofia e storia delle religioni nell’università di Francoforte (1923-
1933) e in quella di Gerusalemme (1938-1951), sostenne una particolare
interpretazione del sionismo, in cui è fortemente accentuato lo spirito religioso.
BÜCHNER (Ludwig), filosofo tedesco (Darmstadt 1824-1899). Compiuti gli studi di
medicina a Tubinga e divenutovi libero docente. dovette abbandonare
l’insegnamento in seguito allo scandalo suscitato dalla pubblicazione del suo libro
Forza e materia (1855) ispirato a una concezione materialistica della realtà;
ritiratosi a Darmstadt, vi esercitò la medicina. Scrisse inoltre Natura e spirito
(1857), Il posto dell’uomo nella natura: passato, presente e futuro (1869),
Darwinismo e socialismo (1894).
BUDDHISMO. La religione chiamata dagli europei buddhismo ebbe origine in lndia,
ai confini del Nepal e dell’Audh, nella seconda metà del VI sec. a.C. È accertato che
il Buddha è un personaggio storico, benché la critica occidentale del XIX sec. ne
abbia talvolta negato l’esistenza. La dottrina da lui predicata si diffuse in tutta l’India
orientale estendendosi anche a ovest e a NO (forse fino a Taxila), anche se nulla
venne fissato nella scrittura finché il Buddha fu vivo; la comunità buddhista non
disponeva né di un canone né di una regola nel senso proprio della parola. Dopo il
parinirvāna del Buddha (480[?] a.C.) si avvertì la necessità di raccogliere e
unificare gli elementi delle sue dottrine riguardanti la disciplina (vinaya), i dogmi e
la legge (dharma) e la metafisica (abhidharma); a questo scopo vennero indetti i
concili di Rājagriha (477 [?] a.C.), Vaiśālī (377 o 367 a.C.) e Pātaliputra (249 o 242
a.C.). Poco a poco in seno al buddhismo si costituirono diverse sette (sthavira,