Page 139 - Dizionario di Filosofia
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sottolineato  il  valore  positivo  dell’utopia,  intesa  in  senso  lato  come  presa  di

          coscienza globale della storia.
          Bibliogr.: Dialettica e speranza, a cura di L. Sichirollo, Firenze 1967; Ateismo nel
          cristianesimo. Per la religione dell’Esodo e del Regno, Milano 1971; Karl Marx,
          Bologna 1972; su B.: « Aut Aut », fase. 125, 1971.

          BLONDEL (Maurice), filosofo francese (Digione 1861 - Aixen-Provence 1949). Fu
          professore all’università di Aix dal 1895 alla morte. Già con la sua tesi di dottorato.
          L’Azione, saggio di una critica della vita e di una scienza della pratica* (1893),
          gettò le basi di una filosofia cristiana capace di trovare la giustificazione della fede
          religiosa proprio nella pienezza dell’attività della coscienza, cioè nell’azione.

          Secondo  la  tesi  di  Blondel,  possiamo  intuire  il  significato  della  vita  attraverso  il
          contrasto perenne esistente tra la nostra volontà, sempre tesa a un fine, e il risultato
          di questa tensione, che è ridotto e insoddisfacente. L’uomo, ad esempio, « vuole » la
          libertà e la sua azione tende ad attuarla; ma quel tanto di libertà che l’azione umana
          realizza  è  povera  cosa  rispetto  a  ciò  che  l’uomo  continua  a  volere;  pertanto,  la
          libertà che l’uomo ha concretato nella sua azione, pur nei suoi limiti, è ancora « un

          mezzo  per  raggiungere  la  pienezza  di  ciò  che  vogliamo  ».  In  tal  modo  l’uomo  si
          rende conto che continua a esistere una sproporzione tra ciò che realizza e ciò che
          vorrebbe  essere,  e  tale  sproporzione  alimenta  all’infinito  l’azione  umana;  la
          famiglia, la patria, l’umanità sono proprio il prodotto di questa azione sempre tesa a
          realizzare  un  «  tutto  »  che  peraltro  sfugge  costantemente  allo  slancio  dell’uomo,
          creandogli  davanti  un  vuoto  incolmabile.  Solo  la  fede  nel  Dio  della  tradizione
          religiosa potrà, secondo l’analisi di Blondel, riempire il vuoto.

          Altre opere: Principi elementari di una logica della vita morale (1903), Lo spirito
          cristiano e la filosofia (opera inedita), Il problema della filosofia cattolica (1932),
          Il pensiero (1934), L’Essere e gli esseri (1935), L’Azione (edizione rimaneggiata e
          approfondita, 1936-1937), Lotta per la civiltà e filosofia della pace (1939).

          Bibllogr.: Su B.: G. Federici Ajroldi, Interpretazione del problema dell’essere in
          M.  Blondel,  Firenze  1936;  L.  Lavelle, La  filosofia  francese  tra  le  due  guerre,
          Brescia 1949; R. Crippa, Rassegna di bibliografia blondeliana, Torino 1952.
          BOBBIO  (Norberto),  filosofo  e  giurista  italiano  (Torino  1909),  professore  di
          filosofia  del  diritto  nelle  università  di  Camerino,  Siena,  Padova  e,  dal  1948,  in

          quella di Torino. Formatosi alla scuola di Gioele Solari dai problemi della logica e
          della  teoria  del  diritto  è  stato  portato  a  trattare  le  maggiori  correnti  del  pensiero
          contemporaneo  (esistenzialismo,  fenomenologia,  filosofia  analitica).  Con  abito  di
          moralista oltre che con rigore teorico ha accolto in una concezione sostanzialmente
          liberale e storicistica le istanze del pensiero marxista.
          Opere  principali: L’analogia  nella  logica  del  diritto  (1938); Studi  sulla  teoria

          generale del diritto (1955); Politica e cultura (1955).
          BOCABDO. Nella logica, parola mnemotecnica usata dagli scolastici per designare il
          quinto  modo  della  terza  figura  del  sillogismo,  nel  quale  la  premessa  maggiore  è
          particolare  negativa  (O),  la  minore  universale  affermativa  (A)  e  la  conclusione  è
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