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sottolineato il valore positivo dell’utopia, intesa in senso lato come presa di
coscienza globale della storia.
Bibliogr.: Dialettica e speranza, a cura di L. Sichirollo, Firenze 1967; Ateismo nel
cristianesimo. Per la religione dell’Esodo e del Regno, Milano 1971; Karl Marx,
Bologna 1972; su B.: « Aut Aut », fase. 125, 1971.
BLONDEL (Maurice), filosofo francese (Digione 1861 - Aixen-Provence 1949). Fu
professore all’università di Aix dal 1895 alla morte. Già con la sua tesi di dottorato.
L’Azione, saggio di una critica della vita e di una scienza della pratica* (1893),
gettò le basi di una filosofia cristiana capace di trovare la giustificazione della fede
religiosa proprio nella pienezza dell’attività della coscienza, cioè nell’azione.
Secondo la tesi di Blondel, possiamo intuire il significato della vita attraverso il
contrasto perenne esistente tra la nostra volontà, sempre tesa a un fine, e il risultato
di questa tensione, che è ridotto e insoddisfacente. L’uomo, ad esempio, « vuole » la
libertà e la sua azione tende ad attuarla; ma quel tanto di libertà che l’azione umana
realizza è povera cosa rispetto a ciò che l’uomo continua a volere; pertanto, la
libertà che l’uomo ha concretato nella sua azione, pur nei suoi limiti, è ancora « un
mezzo per raggiungere la pienezza di ciò che vogliamo ». In tal modo l’uomo si
rende conto che continua a esistere una sproporzione tra ciò che realizza e ciò che
vorrebbe essere, e tale sproporzione alimenta all’infinito l’azione umana; la
famiglia, la patria, l’umanità sono proprio il prodotto di questa azione sempre tesa a
realizzare un « tutto » che peraltro sfugge costantemente allo slancio dell’uomo,
creandogli davanti un vuoto incolmabile. Solo la fede nel Dio della tradizione
religiosa potrà, secondo l’analisi di Blondel, riempire il vuoto.
Altre opere: Principi elementari di una logica della vita morale (1903), Lo spirito
cristiano e la filosofia (opera inedita), Il problema della filosofia cattolica (1932),
Il pensiero (1934), L’Essere e gli esseri (1935), L’Azione (edizione rimaneggiata e
approfondita, 1936-1937), Lotta per la civiltà e filosofia della pace (1939).
Bibllogr.: Su B.: G. Federici Ajroldi, Interpretazione del problema dell’essere in
M. Blondel, Firenze 1936; L. Lavelle, La filosofia francese tra le due guerre,
Brescia 1949; R. Crippa, Rassegna di bibliografia blondeliana, Torino 1952.
BOBBIO (Norberto), filosofo e giurista italiano (Torino 1909), professore di
filosofia del diritto nelle università di Camerino, Siena, Padova e, dal 1948, in
quella di Torino. Formatosi alla scuola di Gioele Solari dai problemi della logica e
della teoria del diritto è stato portato a trattare le maggiori correnti del pensiero
contemporaneo (esistenzialismo, fenomenologia, filosofia analitica). Con abito di
moralista oltre che con rigore teorico ha accolto in una concezione sostanzialmente
liberale e storicistica le istanze del pensiero marxista.
Opere principali: L’analogia nella logica del diritto (1938); Studi sulla teoria
generale del diritto (1955); Politica e cultura (1955).
BOCABDO. Nella logica, parola mnemotecnica usata dagli scolastici per designare il
quinto modo della terza figura del sillogismo, nel quale la premessa maggiore è
particolare negativa (O), la minore universale affermativa (A) e la conclusione è