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BASEDOW (Johann Bernhard) o Bernard di Nordalbingen, pedagogista tedesco
(Amburgo 1724 - Magdeburgo 1790). Ispirandosi alle idee di Rousseau in materia di
educazione, realizzò i suoi principi pedagogici nell’istituto di Dessau da lui fondato
nel 1774 (il Philanthropinum) e li espose nel Manuale elementare o raccolta
metodica delle conoscenze necessarie all’istruzione della gioventù (1774). In
quest’opera egli fonda l’insegnamento morale sulla religione naturale, sul metodo
intuitivo e sulla lezione delle cose, mostrando una preoccupazione, per i suoi tempi
nuova, per l’igiene e l’educazione fìsica. Ebbe grande successo fra il 1774 e il 1785
e più tardi influenzò il pensiero di Pestalozzi e di Campe, l’autore di Robinson il
giovane. Il Philanthropinum cessò di esistere nel 1793.
Bibliogr.: Ausgewälte Schriften, a cura di H. Göring, Langensalza 1880; Relazione
ai filantropi e ai potenti sulle scuole, gli studi e la loro influenza sul benessere
(1768), a cura di G. Santini, Palermo 1914; su B.: A. Piazzi, L’educazione
filantropica nella dottrina e nell’opera di G. B. Basedow, Milano 1920; G.
Dionisio, Il pietismo. Dal realismo pietistico al filantropismo del Basedow, Milano
1958.
BASÌLIDE, gnostico vissuto verso il 120-140 d.C. ad Alessandria d’Egitto; le sue
teorie sono giunte a noi soltanto attraverso gli scritti di sant’Ireneo (Adversus
Haereses) e sant’lppolito (Philosophumena), che ci hanno dato due versioni
discordanti del suo sistema filosofico.
Secondo Ireneo, Basilide sosteneva che dal Dio supremo sono usciti per emanazione
365 cieli, tra i quali il nostro, l’inferiore, il cielo « sublunare », governato da un
demiurgo subalterno che è lo Jahvé dell’Antico Testamento. Secondo Ippolito,
Basilide sosteneva un sistema di tipo evoluzionistico, in base al quale dal nonessere
primordiale spunta il seme di tutto e, per successive generazicni, deriva l’intera
scala degli esseri che costituiscono il sistema divino e il mondo materiale.
Per Basilide, la redenzione ha un carattere esclusivamente intellettuale e consiste
nella completa rivelazione dell’esistenza di Dio, rimasto sconosciuto per
l’inconsapevole orgoglio umano. La morale di Basilide era molto severa e
consigliava l’astensione dal matrimonio.
Bibliogr.: Su B. e la gnosi in generale: H. Leisegang, Die gnosis, Stoccarda 1955,
BAUCH (Bruno), filosofo tedesco (Gross-Nossen, Slesia, 1877-1942). Formatosi
nella scuola di Baden*, insegnò a Jena dal 1911. Di ispirazione neokantiana, mirò a
interpretare il kantismo come una sorta di platonismo, per cui ritenne che solo nella
purezza concettuale logica fosse reperibile il fondo di ogni possibile oggettività nei
processi conoscitivi. Nella sua monografìa su Kant egli elimina la distinzione tra
intuizione e categoria; e poiché la conoscenza è per lui una progressiva ricerca di
determinazioni dell’esperienza, il soggetto trascendentale diventa esclusivamente la
somma delle condizioni degli oggetti i cui obiettivi rapporti fondano il valore dei
giudizi. La sua visione d’assieme della realtà è sistematica e comprende verità,
valore e realtà. Secondo la tradizione della filosofia dei valori, egli aggiunge ai
princìpi kantiani i valori di cultura, per cui la sua diventa una morale assoluta a