Page 73 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                mezzo  la  “vita  eterna”:  tutta  una  questione  personale  tra  il
                monaco e Dio!
                     Secondo  San  Gerolamo,  dall’indubbia  esperienza  come
                monaco  anacoreta,  l’ingresso  nel  deserto  equivaleva  a  un
                secondo battesimo: era la definitiva iniziazione.
                     Inoltre  il  panegirico  sulla  vita  di  Santa  Paola,  patrizia
                romana  emigrata  in  Palestina,  attesta  come  il  monachesimo
                originario non fosse un fenomeno esclusivamente maschile.
                     In  Europa,  dove  i  deserti  sono  rari,  isole  e  foreste
                sostituirono il deserto.
                     Una delle prime isole ad accogliere sparuti monaci solitari
                fu  Lerins,  di  fronte  a  Cannes:  autentica  rocca  della  solitudine,
                ancora oggi sede di un monastero tra i più antichi al mondo.
                     Maestri nella ricerca della solitudine e della santità furono i
                monaci  irlandesi,  che  sostituirono  il  deserto  con  le  onde
                dell’oceano tenebroso.
                     Il più famoso tra loro fu San Brendano.
                     La  “Navigatio  Sancti  Brendani”,  libro  dalle  molteplici
                pubblicazioni, ebbe un vasto successo per tutto il Medioevo. A
                ben  vedere  quella  lunga  peregrinazione  nei  mari  insidiosi
                dell’estremo settentrione, tra isole fantastiche, iceberg scambiati
                per  immense  cattedrali  bianche  dov’era  impossibile  sbarcare,
                enormi pesci, può configurarsi come un viaggio iniziatico verso
                il Paradiso.
                     Altri  monaci  privilegiarono  le  foreste  più  impenetrabili
                dell’Europa continentale, come San Colombano che vagò a lungo
                nelle  foreste  più  profonde:  dapprima  nell’antica  Armonica,
                l’odierna  Normandia;  poi  ad  Annegray  nei  Vosgi  e,  infine,
                approdò  sull’Appennino  emiliano,  dove  fondò  l’importante
                monastero di Bobbio. Questa lunga peregrinazione nei boschi si
                configura  ottimamente  come  un  viaggio  iniziatico  verso  la
                santità.
                     Il  termine  foresta  deriva  dal  latino  silva  forensis,
                trasformatosi  in  seguito  in  silva  forestis.  Si  trattava  di  boschi
                comuni gestiti dai tribunali. In seguito, con il crollo dell’autorità
                imperiale  re,  conti,  marchesi  avanzarono  diritti  esclusivi  su
                queste foreste. Si trattò di una lotta poco nota, tra l’antico “diritto
                latino” e le nuove “consuetudini barbariche”: uno scontro che si
                protrasse per tutto il Medioevo tra i “bellatores”, i guerrieri, gli
                uomini  di  spada,  e  gli  oratores,  gli  eremiti,  i  monaci,  inclusi  i
                vescovi che si erano sostituiti ai magistrati cittadini.


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