Page 69 - I templari e il filo segreto di Hiram
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vescovo neoplatonico di Alessandria cinquant’anni dopo la sua
morte.
Totalmente inattendibili i vergognosi panegirici su Cirillo, che
la indicano come strega e fattucchiera!
Di lei si ricorda l’irritazione che l’animava quando gli uomini
sembravano apprezzare più la sua avvenenza che la sua
intelligenza. Un giorno aggredì uno spasimante che frequentava
le sue lezioni con l’unico scopo di poterla ammirare estasiato; gli
mostrò gli intimi indumenti insozzati dal sangue mestruale e urlò
esasperata: “Di questo e non di altro, ti sei innamorato!” La
leggenda vuole che quell’ammiratore indiscreto diventasse in
seguito il suo migliore allievo, dopo essersi nascosto per più
giorni, a causa della vergogna.
Nessun martire cristiano è degno di stare accanto a Ipazia, che
assommava e sfoggiava i doni di Athena e di Afrodite: stuprata,
scarnificata bruciata da fanatici misogini, esaltati e intolleranti,
biechi assassini in nome del loro unico Dio! Povero Iesus
“nazareno” che si reputava profeta d’amore tra il suo popolo,
come da antica tradizione, imposto come dio, nel sangue, al
mondo intero!
Ho detto! Umiliter, simpliciter, fideliter: Mastro Erasmo.”
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