Page 67 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                parte gnostici o agnostici. Un’amicizia che imbestialiva Cirillo e
                lo induceva alla convinzione che, finché ci fosse stata Ipazia, la
                grande città non sarebbe stata totalmente in balia dei suoi seguaci
                che esaltava con fanatici sermoni: una situazione, a suo parere,
                non più tollerabile.
                   Accadde  così  che  una  banda  di  monaci  fanatici  in  Jesus,
                guidata da “Pietro il lettore”, andò a caccia di Ipazia per volere
                del vescovo Cirillo che intendeva sbarazzarsi per sempre di una
                simile  rivale.  Ipazia  fu  intercettata  in  prossimità  della  sua
                abitazione,  mentre  rincasava:  fu  aggredita  e  violentemente
                strappata dalla sua lettiga, denudata tra urla misogine e trascinata
                in  una  vicina  chiesa  tra  urla  schiamazzi  irriverenti.  E  fu  allora
                che  quei  fanatici,  impregnati  d’odio  verso  le  donne  libere,
                sfogarono su di lei tutto il loro rancore. Più di venti furono gli
                stupri,  uno  dietro  all’altro,  orribili,  secondo  una  cronaca  poco
                nota. Ma non bastò umiliarla oltre ogni misura e fu l’apocalisse
                della  ragione,  il  trionfo  dell’odio,  la  massima  esaltazione  del
                nuovo  culto  grondante  fanatismo:  il  suo  corpo  vilipeso,
                ripetutamente  stuprato  sull’altare  di  quella  chiesa,  ancora
                palpitante  in  una  straziante  agonia,  fu  fatto  a  pezzi  e  dilaniato
                furiosamente con pezzi di tegole e spezzoni di conchiglia. Infine,
                quasi  a  voler  purificare  l’intera  città  o,  probabilmente,  come
                estremo  spregio,  quei  miseri  resti  furono  portati  nella  vicina
                vasca  battesimale  bruciati  come  in  un  selvaggio  rito  di
                purificazione.  Né  seguì  una  pietosa  sepoltura:  l’antica  “piétas
                romana” non era neppure più un pallido ricordo!
                   In seguito, per questi crimini e altri simili compiuti in molti
                luoghi  della  sua  città,  per  la  distruzione  definitiva  di  templi  e
                sinagoghe, per il fanatismo mariano palesato al concilio di Efeso
                nel  431,  Cirillo  fu  innalzato  agli  onori  degli  altari,  proclamato
                dottore della Chiesa e santo.
                   Il  terribile  supplizio  d’Ipazia  generò  la  fuga  degli  ultimi
                filosofi  da  Alessandria  e  la  grande  città,  faro  culturale  e
                commerciale  del  bacino  del  Mediterraneo,  la  New  York
                dell’epoca, fu abbandonata al suo destino, dopo settecento anni
                di  straordinario  fulgore.  Seguì  una  decadenza  senza  fine,  un
                crepuscolo tristissimo di due secoli all’urlo isterico di “non avrai
                altro  Dio  all’infuori  di  me!”  Il  colpo  mortale  giunse  con  gli
                Arabi, altri fanatici, della peggior specie credenti pure loro in un
                unico idolo, che ultimarono l’immane distruzione e strapparono




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