Page 326 - I templari e il filo segreto di Hiram
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Il giorno di Capodanno del 1188 Saladino, che nel frattempo
aveva conquistato San Giovanni d’Acri, fu costretto ad
abbandonare l'assedio di Tiro.
In primavera una flotta normanna, salpata dalla Sicilia,
allestita personalmente dal re Guglielmo II, arrivò a Tiro e
Tripoli, e fu la sua presenza, più dell’aiuto apportato dai cavalieri
del Monferrato, a salvare quelle due città.
L’anno successivo, a settembre del 1189, una flotta di navi
danesi e fiamminghi sostituì quella siciliana, che però tornò
guidata da re Tancredi, successore di Guglielmo. Fu poi la volta
della flotta inglese che si era attardata in Portogallo per aiutare re
Sancho nella conquista della fortezza di Silves.
Ma la flotta più importante restò quella templare, che aveva
le basi a Tortosa sulla costa siriana e a Famagosta, nell’isola di
Cipro, la città più ricca di Mediterraneo dopo Costantinopoli e
Venezia.
Guido di Lusingano e Gérard de Ridefort si ritrovarono a
combattere fianco a fianco, dimentichi della promessa di non
prendere le armi contro l’Islam. Si batterono sotto le mura di San
Giovanni d’Acri, in appoggio alla flotta pisana che assediava
quella città. La forza della disperazione li rendeva dei temerari,
alla ricerca di una rivincita e di un riscatto. Dopo un anno di vano
assedio, Gérard de Ridefort morì con la spada in mano, nel
tentativo di violare quei bastioni che gli resistevano. Era il 4
ottobre del 1190!
XI
Robert de Sablé, cavaliere dell’Anjou, fu sovrano Maestro
dal 1188 al 28 settembre 1193
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