Page 319 - I templari e il filo segreto di Hiram
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una condizione: la certezza che i Templari e gli Ospedalieri si
sarebbero presentati sul campo di battaglia, senza litigare tra
loro, ubbidendo ai suoi ordini.
In tal modo fu possibile respingere i Mammalucchi, che però
si ritirarono soddisfatti del saccheggio: in tal modo si sentivano
compensati dalle perdite subite dai pellegrini diretti alla Mecca.
Dopo questi eventi fu possibile sottoscrivere una tregua con
Saladino; ma quanto fosse considerata caduca lo attestano le
delegazioni di Templari e Ospedalieri inviate in tutta fretta in
Italia e in Francia, allo scopo di perorare una nuova crociata.
A questa delegazione parteciparono entrambi i “sovrani
maestri”, che approdarono in Italia nel 1184, e il 30 settembre
Arnaud de Torroja moriva a Verona, forse di malattia o, forse, di
vecchiaia.
Gli subentrò, come “Gran Precettore presso la Casa del
Tempio di Gerusalemme”, il cavaliere fiammingo Jean de Terric
o de Thierry o de Thérence, come attestano alcune lettere spedite
al papa e al re d’Inghilterra.
X
Gérard de Ridefort, cavaliere fiammingo, sovrano Maestro
dal 1185 al 1188: anni cruciali!
Quando Gérard de Ridefort divenne “sovrano maestro del
Tempio”, la situazione nelle Terre d’Oltremare era drammatica!
Il re Baldovino V era moribondo e il suo successore aveva
soltanto sette anni. Trame, complotti, corruzione dilagavano
ovunque, anche presso l’alto clero. Un cronista dell’epoca
scriveva: "Le nazioni che hanno ricevuto le luci di Gerusalemme:
la santa religione, stanno ignave e palesano disprezzo per Gesù
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