Page 315 - I templari e il filo segreto di Hiram
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accusato di aver ucciso un emissario del Vecchio Montagna,
capo della “setta degli Assassini”. In quell’occasione, non senza
arroganza, il “sovrano maestro” asserì che soltanto il papa poteva
sottoporre a giudizio un Templare!
La situazione migliorò con la morte di Amalrico, allorché a
cingere la corona di Gerusalemme fu Baldovino IV: il re
lebbroso.
Anche il quadro politico generale era mutato: a Damasco era
morto Noradino e l’autorità di Saladino ora si estendeva anche
sulla Siria. Si andava concretizzando l’incubo peggiore per i
domini latini d’Oltremare: stretti in una tenaglia, un’autentica
morsa, con un unico perno.
Le conseguenze di una simile situazione non si fecero
attendere: nella primavera del 1177 Saladino lanciò una grande
offensiva contro i possedimenti cristiani in Oriente e investì
Ascalona con 20.000 turchi Mammalucchi.
Re Baldovino IV accorse a contrastarlo con forze nettamente
inferiori: 3.000 fanti e 375 cavalieri, tra i quali 80 templari, con il
Gran Maestro schierato in prima linea a guidare la carica.
Fu allora che uno scrittore dell’epoca paragonò i Templari ad
angeli sterminatori. L’urto fu tale che i Saraceni sbandarono e si
dettero alla fuga.
Ma il Saladino trasse esperienza da quella battaglia!
L’anno successivo tese una trappola ai Templari, in
Giordania, in una località nota come Marj Ayun, dove riuscì a
catturare Eudes de Saint-Amand.
In seguito il Saladino propose uno scambio di prigionieri,
rinunciando a un cospicuo riscatto; ma lo stesso Eudes de Saint-
Amand si oppose, affermando che un templare deve vincere o
morire, e non può e non deve aspettarsi nulla in caso di cattura.
Un uomo raro, tutto di un pezzo, per il quale “lex est lex, sed
dura lex!” E la legge dell’onore impediva a lui, sconfitto, di
accettare qualsiasi compromesso per la sua liberazione.
Guglielmo da Tiro, ostile ai Templari poiché esentati da tutte
le tasse, riferì che Eudes de Saint-Armand, cavaliere orgoglioso e
arrogante, fu messo ai ferri e morì di tortura a Damasco, il 30
giugno 1179.
Ma alcuni atti ufficiali mettono in dubbio la documentazione
di Guglielmo da Tiro, giacché nel 1179 risulta che Eudes de
Saint-Armand ratificò un’importante donazione all’Ordine del
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