Page 310 - I templari e il filo segreto di Hiram
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accorsi a difendere i loro domini, erano stati sconfitti e catturati
nel corso di una terribile battaglia.
Fu proprio grazie ai Templari, sostenuti da rinforzi francesi
giunti provvidenzialmente sul campo di battaglia, a respingere
cotanta minaccia. Tra quei nuovi cavalieri c’era anche Guido da
Lusingano, futuro re di Gerusalemme.
L’offensiva dei Crociati s’interruppe però ad Harenc, dove
caddero 60 Templari in una carica memorabile.
Fu proprio in occasione di questi eventi che insorsero gravi
contrasti tra il re di Gerusalemme e i Bertrand de Blanquefort.
Appena rientrato dall’Egitto, il re lo accusò per non averlo
sostenuto nella spedizione in Egitto e lo pose sotto processo con
l’accusa di codardia e disubbidienza ai suoi ordini.
In quell'importante campagna Amalrico aveva vinto due
battaglie, ma era stato costretto alla ritirata allorché Dirgham,
sultano fatimide dell’Egitto, aveva ordinato di rompere le dighe
del Nilo, allagando la regione.
Tale era la collera del re nei confronti dell’Ordine del
Tempio che, appena giunto a Gerusalemme, fece impiccare
dodici cavalieri accusati di aver abbandonato una fortezza in
balia delle forze siriane, invece di difenderla fino alla morte.
Ma Bertrand de Blanquefort non era il tipo da chinare il capo
davanti a qualcuno, fosse anche il re. E così, ancora una volta, si
rifiutò di seguire Amalrico quando intraprese una nuova
campagna verso l’Egitto nell’anno 1167.
Proprio in questa occasione risale la prima grave divisione
tra Templari e Ospedalieri, che da allora divennero famosi come
“i fratelli nemici”. Gli Ospedalieri si schierarono senza riserve al
fianco del re, mentre i Templari gli voltarono le spalle fieri della
loro indipendenza.
Ancora una volta la spedizione fu inconcludente, nonostante
Amalrico fosse riuscito a conquistare la città di Alessandria con
l’aiuto di Pisani e Genovesi e avesse imposto pesanti tributi in
tutta la regione del delta.
L’anno successivo, il 1168, Amalrico e l’imperatore di
Costantinopoli, ora parenti poiché il re di Gerusalemme aveva
sposato la nipote dell’imperatore Maria Comnena, tentarono
congiuntamente l’impresa.
Anche in questo frangente gli Ospedalieri scesero in campo
con entusiasmo a fianco del re (pare, anzi, che furono proprio
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