Page 313 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                    Philippe  de  Milly  era  figlio  di  un  cavaliere  della  Piccardia
                giunto  in  Oriente  ai  tempi  della  Prima  Crociata  al  seguito  di
                Goffredo di Buglione. Fu il primo e unico “sovrano maestro” ad
                essere  nato  in  Terrasanta:  suo  padre,  infatti,  era  “barone  di
                Nablus”.
                    Quando Philippe entrò nell’Ordine del Tempio era vedovo di
                Isabella, figlia di re Baldovino III: particolare che attesta la sua
                importanza  nel  baronato  locale.  E  aveva  anche  dei  figli:  un
                maschio di nome Ranieri e due femmine.
                    La sua nomina a Gran Maestro fu caldeggiata dalla corte di
                Gerusalemme;  poi,  appena  consacrato,  il  nuovo  “maestro
                sovrano”  accorse  a  difendere  la  fortezza  di  Gaza,  dominio
                templare,  minacciato  dal  nuovo  signore  dell’Egitto:  Saladino
                (nome latinizzato di Ṣ alāḥ  al-Dīn al-Ayyūbi).
                    Nonostante i Templari fossero poco più di un manipolo, la
                fortezza  resistette  ai  ripetuti  assalti  nemici,  e  al  Saladino  non
                restò  che  sfogare  la  sua  rabbia  mettendo  a  ferro  e  a  fuoco  la
                fertile campagna circostante popolata da molti contadini franchi.
                    Un  importante  documento  firmato  da  Philippe  de  Nablus,
                con  il  re  di  Gerusalemme,  riguarda  la  concessione  di  privilegi
                commerciali  a  marinai  pisani:  i  più  attivi  in  quegli  anni  sulle
                coste levantine.
                    Nel  1170  varie  località  della  Siria  furono  sconvolte  da  un
                violento  terremoto,  che  indusse  il  sultano  Noradino  a  chiedere
                una  tregua  nel  persistente  stato  di  belligeranza  tra  Cristiani  e
                Musulmani.
                    Molti storici sono concordi nel ritenere che sotto la sua guida
                l’Ordine  del  Tempio  raggiunse  grande  fama  e  onore,
                configurandosi come il “Carroccio della Cristianità”:

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