Page 226 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                        LA SCOPERTA DELL’AMERICA


                     La   storia   della   scoperta   dell’America   s’intreccia
                ineluttabilmente con quella dei papi.
                     Il primo dei Borgia, Alfonso, noto come papa Callisto III, fu
                un sant’uomo ossessionato dalla minaccia dei Turchi dilaganti in
                Oriente e nella penisola balcanica. Nel fatidico mese di maggio
                del  1453  era  caduta  Costantinopoli  e  l’orda  turca  sembrava
                davvero  inarrestabile:  il  demonio  comparso  sulla  terra!
                Occorreva organizzare una grande crociata per arrestarla! Ma il
                progetto fallì tanto con Callisto III quanto con il suo successore,
                Enrico  Silvio  Piccolomini,  Pio  II,  che  invano  si  affannò  per
                portare i crociati sul Bosforo.
                     Ad  ogni  modo  il  progetto  restò  nell’aria  e  fu  ancora
                rispolverato  dal  genovese  Giovanni  Battista  Cibo,  papa
                Innocenzo VIII, dopo l’infausta parentesi di Sisto IV.
                     Quelle  crociate  fallirono  non  tanto  per  la  scarsità  di
                “volontari  della  fede”,  quanto  per  la  mancanza  di  denaro:
                occorreva  molto  oro  per  approntare  una  possente  armata  sotto
                l’insegna della croce, che sconfiggesse il turco e riconquistasse
                Costantinopoli alla cristianità; fors’anche Gerusalemme.
                     Ed ecco entrare in gioco l’America.
                     Si favoleggiava, infatti, che ci fosse abbondanza di oro nelle
                misteriose  Indie  e  nel  Cipango,  più  favoloso  ancora:  terre
                ricchissime  sulle  quali  il  grande  Alessandro  si  era  affacciato
                senza  conquistarle,  molti  secoli  prima.  Recentemente  i
                Portoghesi,   navigatori   audaci,   le   avevano   raggiunte
                circumnavigando la grande Africa; a sua volta Marco Polo c’era
                arrivato a piedi: un viaggio interminabile, lungo troppi anni, reso
                possibile  dalle  conquiste  mongole  sfumate  da  molti  anni.  Una
                finestra rimasta aperta soltanto per un tempo troppo breve.
                     Ma  se  la  terra  era  davvero  tonda,  come  asserivano  i
                matematici  greci  antichi,  allora…  andando  verso  Occidente,
                nell’oceano  tenebroso,  non  si  sarebbe  trovata  la  montagna  del
                Purgatorio,  ma  le  ricche  coste  del  Cipango!  Una  nozione
                osteggiata,  a  causa  delle  sacre  scritture;  ma  non  ignota  nelle
                stanze dei palazzi papali…






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