Page 120 - I templari e il filo segreto di Hiram
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                truppe fresche guidate del marchese del Monferrato e del conte di
                Savoia.
                     Intanto  a  Parigi  la  “maison”  templare  andava  sempre  più
                ingrandendosi e la strada sulla quale si affacciava prese nome di
                Rue du Temple: una strada che esiste ancora oggi. Anzi le strade
                sono due: la Rue Vieille du Temple e la Rue du Temple!
                     Nel 1152 il gran ciambellano del re, Mathieu de Beaumont,
                donava  ai Templari  un  grande  campo  all’esterno delle  mura  di
                Parigi: il terreno di Reuilly, da aggiungere al terreno “Ramolu”,
                già donato dal re tre anni prima al ritorno della crociata. Nacque
                in tal modo il quartiere dei Marais, sotto tutela templare, che ben
                presto  sarebbe  stato  inglobato  nella  città  sulla  riva  destra  della
                Senna appena re Filippo Augusto avrebbe dotato Parigi di nuove
                mura.
                      Nel “loro quartiere” i Templari costruirono un’imponente e
                austera torre: la torre del Tempio, simbolicamente “alta quanto le
                torri campanarie di Notre-Dame e più alta delle torri del re”!
                     Parigi andava caratterizzandosi per i suoi quartieri: a destra
                della Senna il Quartiere Templare, a sinistra il Quartiere Latino
                con l’università, al centro le isole con la cattedrale e il palazzo
                del re, simboli tangibili dei due poteri sui quali si basava il regno
                di Francia.
                     Tra  alterne  fortune  sul  campo  di  battaglia  i  Templari
                accrebbero  smisuratamente  la  loro  fama  e  raggiunsero  grandi
                posizioni di potere sia in Oriente che in Occidente, accumulando
                ingenti  ricchezze.  Ma  tanto  potere,  accompagnato  da  indubbia
                gloria, avrebbe finito per dannare quei fieri cavalieri.
                     Per  più  di  centicinquant’anni  in  Francia,  Inghilterra,
                Germania, Spagna, Portogallo e Italia i nobili andarono a gara in
                generosità  verso  i  Templari,  soprattutto  re,  regine,  duchi  e
                duchesse.
                     Re  Filippo  Augusto  esentò  i  Cavalieri  del  Tempio  dal
                pagamento dei diritti di cancelleria; poi, al momento della morte,
                lasciò  al  loro  sovrano  maestro  l’incredibile  somma  di  40.000
                livres.  Correva  l’anno  1225  quando  nelle  ricche  Fiandre  i
                Templari furono sottratti alla giurisdizione del conte e, di fatto,
                divennero  uno  stato  nello  stato,  con  vaste  proprietà  e  interi
                quartieri  cittadini.  In  Inghilterra  e  Normandia  i  Templari
                godettero della predilezione di re Riccardo Cuor di Leone, che
                aveva avuto modo di apprezzarli durante la Crociata da lui stesso
                guidata. A loro si era affidato nei momenti di maggiore difficoltà,


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