Page 50 - La Massoneria Rivelata
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cristi,  degli  illusi,  vittime  avviluppate  nelle  spire  di  una  serpe
                fatale, che andavano aiutati e redenti.

                    Barruel aveva anche la capacità di inserire e di spiegare gli

                eventi  contemporanei  in  un  contesto  più  vasto,  individuando
                nel  divenire  della  storia  un  unico  piano  eversivo  che,

                avvalendosi  di  singoli  e  di  gruppi,  mirava  a  uno  scopo  ben
                definito.

                    La  massoneria,  pertanto,  altro  non  era  che  progettualità
                sovversiva,  volta  a  realizzare  un  regno  delle  tenebre  che

                eliminasse i valori cristiani e civili. A ciò si aggiunga la capacità
                del  religioso  di  accreditare  il  proprio  verbo  con  pseudo  fonti.

                Queste  ultime  consistevano  in  frasi  estrapolate  con  cura  da
                un’immensa  letteratura  e  “cucite”  nel  testo  secondo  una

                metodologia  accuratamente  studiata.  Se  poi  non  riusciva  a
                trovare qualcosa di utile, modificava ciò che aveva sottomano o,

                addirittura,  inventava  di  sana  pianta.  L’abate  era  per  di  più
                abilissimo  ad  alternare  toni  diversi,  a  presentarsi  con  distinti

                stati umorali, tanto che le sue pagine sembrano ora uscite dalla

                penna di un distaccato erudito, ora dal sermone di un infuocato
                predicatore. Assumendo al contempo la dignità dello studioso e

                la partecipazione appassionata dell’uomo di chiesa, egli convinse
                e coinvolse, denunciando, con ponderata abilità, la «feroce setta

                dei  mostri  che  si  mordono,  si  straziano,  si  assassinano  l’un
                l’altro».  Una  cricca  che  coronò  il  suo  sogno  eversivo  nella

                Grande Rivoluzione del 1789, descritta mirabilmente per quadri
                che  stillano  sangue  di  vittime  innocenti:  «andavano  ruinando

                […]  le  Chiese,  e  le  case  religiose,  uccidendo  spietatamente  le
                vedove e i pupilli, i vecchi, e i fanciulli, senza distinzione di età e

                di sesso».
                    Contestare oggi gli scritti del Barruel è inutile, dato che da

                tempo la storia ha dimostrato quanto la sua opera fosse priva di
                fondamento.  Alec  Mellor  sottolineò  che  i  massoni,  non  solo

                «non avevano né preparato né fatto» la Grande Rivoluzione ma

                anzi, nel corso della medesima, avevano perduto alcuni dei loro


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