Page 41 - La Massoneria Rivelata
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desunte dall’alto: di conseguenza il monarca è anche il
legislatore o il discendente del legislatore, di colui che raccolse i
comandamenti primigeni. Per molte culture costui è Manu,
primo uomo e divinità eponima dei viventi, colui che salvandosi
dal diluvio consentì il protrarsi della vita.
Si legge nel Matsya Purana: «Nei tempi passati, un re di
nome Manu, figlio del Sole, praticò una lunga ascesi […].
Trascorso un milione di anni, Brahma, […] fu compiaciuto e si
presentò a lui per concedergli un dono, dicendo: Scegli un dono.
Il re s’inchinò […] e disse: È uno solo il dono ineguagliabile che
ti chiedo: che io possa proteggere le moltitudini di tutti gli
esseri, mobili e immobili, quando avrà luogo la dissoluzione.
Colui che è il principio vitale di tutti acconsentì alla richiesta e
svanì». Così, quando giunsero le grandi acque, Manu
sopravvisse e con lui il genere umano, anzi, da Visnù,
manifestatosi sotto l’aspetto di pesce, ricevette i Veda, l’anello di
congiunzione con il sacro.
La figura dell’antenato-legislatore è tipica di molti popoli. Per
gli egizi è Menes, per i celti Menw, per i greci Minosse, per i
romani Numa, il re pontefice; non a caso, d’Alveydre chiama il
re del mondo “sovrano pontefice”.
Questa parola è assai evocativa in quanto, in origine, pontifex
significava “costruttore di ponti”, e in effetti il re ordinatore è
colui che costruisce una via fra il cielo e la terra. È il mediatore, e
per gli ebrei è il garante del patto con Dio, e perciò detiene un
duplice potere. Tale caratteristica era tipica dei re Magi, ai quali
accenna Matteo e che, secondo l’apocrifo Vangelo arabo siriaco
dell’Infanzia, giungevano dall’Oriente «[…] come aveva
predetto Zaratustra». Ancora più interessante è il Vangelo
Armeno, secondo il quale consegnarono al Redentore i «libri
scritti e sigillati dalle mani di Dio», ove era annunciato il
riscattato dell’uomo.
Questa leggenda, cara agli gnostici, narra che il testo segreto
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