Page 40 - La Massoneria Rivelata
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erbe.  Altre  tribù  vi  appresero,  invece,  l’arte  di  chiamare  “gli
                spiriti dei morti quando aleggiano nell’aria”.

                    Il mito dei signori occulti del pianeta – poco importa che si

                chiamassero superiori incogniti o agharthiani – interessò pure
                René Guénon, che nel Re del mondo esaminò la leggenda da un

                punto di vista simbolico, e Jean Marquès Rivière, che nel 1929
                pubblicò il racconto di un immaginario viaggio in Tibet, dove

                un  monaco  himalayano  gli  avrebbe  rivelato  che  il  regno  di
                Aghartha  è  «[  …]  nascosto  e  noialtri  della  ‘Terra  delle  nevi’

                siamo il Suo Popolo. Il suo regno è per noi la terra promessa,

                Napamaku,  e  noi  portiamo  in  cuore  la  nostalgia  di  questa
                contrada di Pace e Luce».
                    La fortuna di questa credenza è d’altra parte antichissima e

                affonda  le  proprie  radici  nel  passato  più  remoto.  In  Cina

                l’ideogramma di wang, re, è costituito da tre linee orizzontali e
                parallele che rappresentano il cielo, la terra e l’uomo, unite da

                un  tratto  verticale.  Già  in  questo  segno  sono  insite  alcune
                caratteristiche  del  re  del  mondo:  egli  è  l’intermediario  fra  il

                divino e l’umano, fra l’immanente e il trascendente.
                    D’altra  parte  il  wang  vive  fra  gli  uomini,  ma  discende  dal

                cielo; inoltre, risiede al centro dell’impero, assumendo così un

                significato assiale. Parimenti lo Chakravarti indù, “colui che fa
                girare la ruota”, governa le quattro parti del mondo assumendo

                quel valore simbolico del lingam, che in seguito passò anche al
                Buddha. Nella cultura celtica il concetto di regalità è simile, dato

                che  il  monarca  detiene  la  funzione  di  mediare  fra  divino  e
                umano;  ciò  consentì  ai  missionari  cristiani  di  evangelizzare

                facilmente  l’Irlanda,  traslando  al  Redentore  le  caratteristiche
                peculiari della regalità.

                    Il sovrano, insomma, stabilendo un rapporto fra cielo e terra,
                consente  di  sacralizzare  lo  spazio  e  di  offrire  alla  comunità

                armonia  e  prosperità.  Affinché  la  sintonia  sia  stabile,  è

                necessario  però  che  l’umano  contesto  sia  governato  da  leggi




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