Page 21 - La Massoneria Rivelata
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Parmenione Trissino, Maestro Venerabile di una loggia
lagunare. Come se non bastasse, nel 1774 l’erudito Francesco
Grisellini pubblicò, sotto lo pseudonimo di Ferling Isaac Crens,
una commedia intitolata I Liberi Muratori, dedicandola ad
Aldinoro Clog, anagramma del nostro. Francesco Grisellini,
erudito e scienziato, fu un massone convinto e il suo dramma
volle avere «[…un] esplicito intento propagandistico […] delle
idee massoniche, cui in fondo la commedia intera si riconduce».
Anche Goldoni creò un’interessante commedia di questo
genere: Le donne curiose, opera che riscosse un buon successo,
come lo stesso drammaturgo sottolineò nelle sue Memorie: «Ed
ecco un’altra commedia che si levò ancora più in alto, e nella
quale Rosaura e Corallina sostenevano parti quasi eguali, senza
che si potesse decidere quali delle due fosse la più applaudita».
Le donne curiose è una commedia che, sotto un titolo ben
nascosto, ben travisato, altro non rappresentava che una loggia
massonica. Fu applaudita moltissimo e i forestieri ne
riconobbero immediatamente il sottofondo, mentre i veneziani
dicevano che, se Goldoni aveva veramente indovinato il segreto
massonico, si aveva torto a proibire le adunanze in Italia. La
rappresentazione delle Donne curiose chiuse l’anno teatrale e
rappresentò per il commediografo lagunare una ulteriore
affermazione.
La commedia fu un’inequivocabile testimonianza sulla
massoneria e i suoi valori, basti pensare alla parola d’ordine
“amicizia” che i confratelli si scambiano per accedere al tempio,
o all’apologo del Maestro Venerabile, Pantalone: «Amicizia. Io
non ho altra premura che di vedere, nella nostra compagnia,
gente onesta, di buon cuore, amorosa, che all’occasione sappia
soccorrere l’amico. Tutti a questo mondo hanno bisogno l’uno
dell’altro, e sono tanto pochi quelli che fanno del bene per buon
cuore, che a trovarne è più difficile di un terno al lotto».
Lo stesso personaggio espone più tardi a un altro
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