Page 181 - La Massoneria Rivelata
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Come  sappiamo,  nel  1897  Léo  Taxil  ritrattò  tutto  quanto,
                affermando  di  avere  inventato  di  sana  pianta  ogni  cosa  che

                aveva  scritto.  Malgrado  ciò,  la  sua  opera  lasciò  un  segno

                indelebile: il sospetto era ormai l’ombra dei massoni e l’ostilità
                nei loro confronti si era cristallizzata in molte coscienze, insieme

                alle  panzane  dei  riti  demoniaci  e  degli  omicidi  rituali.  Queste
                idee  aberranti  sopravvissero,  specialmente  in  Francia,  dove

                Giulio  Doinel  scrisse  il  Lucifero  smascherato.  Nella  sua  opera
                spiegava, tra l’altro, che Hiram era l’acrostico di Hic Iacet Rex

                Adventurus  Mundi,  ed  è  pleonastico  svelare  che  il  “re  del

                mondo” altri non fosse che Satana.
                    Oltralpe trattati simili continuarono ad appparire a intervalli

                quasi regolari e alcuni ebbero discreta fortuna. Tale fu il caso de
                L’Eletta  del  Drago,  una  gustosa  storiella  che  conteneva  le

                sconvolgenti  rivelazioni  di  una  presunta  ossessa.  La
                protagonista,  Clotilde  Bersine,  sarebbe  pervenuta  agli  alti  e

                infernali  gradi  massonici,  avrebbe  così  toccato  con  mano  la
                criminalità  della  setta,  che  non  si  peritava  a  usare  quali

                strumenti  l’assassinio  e  la  tortura.  La  povera  Clotilde  ne  fu
                testimone  quando  visitò  un  luogo  preposto  ai  più  orrendi

                misfatti:  «Ci  trovammo  in  una  specie  di  cripta  piena  di

                strumenti  di  tortura  […]  a  terra  giacevano  ancora  dei  resti
                sanguinolenti e scarnificati: delle mani, dei piedi, delle braccia e
                delle  teste.  E  su  tutta  questa  abominevole  macelleria,  un

                abominevole  odore  di  carnaio».  Anche  per  lei,  come  per  la

                celebre  Diana,  questo  era  troppo,  e  ben  presto  avrebbe
                imboccato la via della redenzione.



                    Di delitti e di omicidi rituali la massoneria fu accusata anche
                quando  aveva  cessato  di  esistere.  Avvenne  nell’Italia  fascista

                quando,  con  la  legge  del  1925  Sulla  disciplina  di  associazioni,
                enti e istituti e sull’appartenenza ai medesimi del personale dello

                Stato, fu di fatto bandita dal Regno. Dopo la soppressione della





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