Page 137 - La Massoneria Rivelata
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con girondini, giacobini eccetera e, se qualcuno sopravvisse, lo
dovette al Brumaio.
Kusmin – Vuol dire che i massoni sono destinati a morire per
mano della rivoluzione da essi stessi scatenata?
Racovski – Esatto: lei ha formulato la verità racchiusa nel Gran
Segreto. Io sono massone. L’avrebbe mai detto? No? Ebbene, le
dirò il Gran Segreto che si promette di svelare al massone man
mano che avanza di grado, ma che poi non scopre né un 23 né
un 33; né un 93, né il più alto grado di qualsiasi Rito.
Naturalmente io non lo conosco in quanto massone, ma perché
sono uno di loro. Il segreto autentico della massoneria è il
suicidio della massoneria stessa quale organizzazione e il
suicidio di ogni massone importante. Se avrà occasione di
assistere in futuro a qualche rivoluzione, non si perda il gesto di
paura e l’espressione di stupore del massone che si convince di
dover morire per mano dei rivoluzionari. Mi lasci però
continuare la mia piccola storia. Una volta che la rivoluzione ha
trionfato, che il potere è preso, si presenta il primo problema: la
pace e il primo dissenso dentro il partito, dissenso che divise la
coalizione al potere. Non ripeterò quanto è già noto circa la lotta
scatenatasi a Mosca tra i fautori e i detrattori della pace di Brest.
Quella pace fu un errore. Lenin inconsciamente tradì la
rivoluzione internazionale. Lo Stato sovietico si sarebbe dovuto
unire in armi alla rivoluzione tedesca. Ben diversa sarebbe oggi
la carta geografica europea. Ma Lenin, ebbro del potere,
assecondato da Stalin che aveva già provato l’ebbrezza del
comando, seguiti ambedue dall’ala nazionale russa del partito, si
imposero con la forza, e da allora nacque il socialismo in un solo
Paese, ovvero il nazionalcomunismo, il cui apogeo sarebbe stato
raggiunto con Stalin. Trotski organizzò coi suoi complici
l’attentato della Kaplan contro Lenin. Per suo ordine Blumkin
uccise l’ambasciatore Mirbach. Il colpo di Stato della
Spiridonova e dei suoi socialisti fu preparato d’accordo con
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