Page 132 - La Massoneria Rivelata
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l’obiettivo di entrambe queste entità, l’una cosmopolita e l’altra
                internazionalista,  sia  la  distruzione  dello  stato-nazione.  Per

                corroborare  le  sue  affermazioni  espone  il  motivo  per  il  quale

                entrambe le entità combatterebbero lo stesso avversario. Infatti,
                dopo la Rivoluzione  francese, il  potere di  battere moneta,  che

                apparteneva  esclusivamente  alle  monarchie,  sarebbe  stato
                usurpato dai privati che avrebbero dapprima sostituito il conio

                metallico  con  la  stampa  di  moneta  cartacea,  e  poi  con  titoli
                cambiari,  per  poi  giungere  alla  sostituzione  definitiva  con

                scritture  contabili,  moltiplicando  a  dismisura  il  capitale  e
                creando il debito, ovvero la falsa moneta.

                    La finanza internazionale avrebbe finanziato la Rivoluzione
                d’Ottobre per portare a compimento il suo piano, ma la stessa

                finanza        internazionale           avrebbe        finanziato         anche        il
                nazionalsocialismo.

                Ecco alcuni stralci significativi del lungo interrogatorio:



                Racovski – A Hitler è stato necessario il socialismo per vincere il
                socialismo.         Un       socialismo          antisocialista        che       è     il

                nazionalsocialismo. A Stalin occorre un comunismo per vincere
                il  comunismo:  quel  comunismo  anticomunista  che  è  il

                nazionalcomunismo.  Il  parallelo  è  evidente.  Nonostante
                l’antisocialismo  hitleriano,  e  nonostante  l’anticomunismo

                staliniano,  tutti  e  due,  malgrado  loro  e  contro  la  loro  stessa
                volontà,  obiettivamente,  in  modo  trascendentale,  fanno  l’uno

                socialismo  e  l’altro  comunismo…  Tutti  possiamo  constatare

                come  le  masse,  siano  esse  cittadine  o  nazionali,  mostrano
                comunque una specie di superstizioso timore nei confronti delle
                banche  e  dei  banchieri.  Le  masse  hanno  ucciso  re,  generali,

                vescovi,  poliziotti;  sacerdoti  e  altri  rappresentanti  dell’odiato

                privilegio;  hanno  saccheggiato  e  incendiato  chiese,  palazzi  e
                perfino  scuole;  però,  essendo  quelle  che  abbiamo  conosciuto

                rivoluzioni  economico-sociali,  hanno  sempre  rispettato  la  vita
                dei banchieri e lasciato intatti i loro superbi edifici. Per quanto



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