Page 130 - La Massoneria Rivelata
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insieme  ai  trotskisti  Radek  e  Pjatakov,  Kamenev,  G.I.  Safarov,
                I.N. Smirnov e M.M. Laševic. Durante la seduta, un altro degli

                espulsi,  Ivan  Smilga,  lesse  all’assise  una  dichiarazione  di

                principio firmata da lui e da altri tre trotzkisti: Radek, Buralov e
                lo stesso Racovski, in cui si cercava di ribattere alle accuse mosse

                loro da Stalin di voler dividere il partito.
                    Nel 1934 volle rientrare nel partito e uniformarsi alla linea

                politica di Stalin. Al XVII Congresso del PCUS, Racovski fece
                pubblicamente  autocritica  in  merito  alla  sua  passata  adesione

                alla linea politica di Trotski.
                    Due anni più tardi, nel 1936, ricordando il suo legame con i

                dirigenti dell’opposizione, in un articolo sulla «Pravda» del 21
                agosto,  ne  chiedeva  la  fucilazione  accusandoli  di  essere  agenti

                della  Gestapo.  Malgrado  la  sua  piena  adesione  alla  linea  di
                Stalin, non riuscì mai a guadagnarne la completa fiducia.

                    Nel  marzo  1938  Racovski  fu  imputato  al  terzo  grande
                processo  di  Mosca  contro  alcuni  dirigenti  del  partito,  tra  cui

                Bucharin,  Rykov,  Krestinskij,  M.A.  Cernov,  Zelenskij,  G.F.

                Grin’ko,  Rozengolts,  Ivanov,  Jagoda,  Faizul  Chodžaev,  Akmal’
                Ikramov,  P.P.  Kriuctov,  V.F.  Šarangovic,  tutti  accusati  dal

                pubblico  ministero  Andrej  Januar’evic  Vyšinskij  di  essere
                nemici del popolo e parte di una congiura protrattasi nel tempo.

                Furono  inoltre  accusati  di  essersi  resi  responsabili  dei  falliti
                attentati  contro  Lenin  e  Stalin  e  di  essere  ora  implicati

                nell’assassinio  del  compagno  rivoluzionario  Sergej  Mironovic
                Kostrikov,  detto  Kirov.  Questa  fazione,  secondo  Vyšinskij,

                avrebbe cospirato perpetrando i propri crimini per conto degli
                imperialisti inglesi, al cui servizio era fin dal 1921.

                    Durante  l’assedio  di  Leningrado,  nel  corso  della  seconda
                guerra  mondiale,  un  volontario  spagnolo  appartenente  alla

                divisione  Azul,  un  non  meglio  identificato  A.I.,  scopre,
                all’interno di un’isba abbandonata, un misterioso manoscritto in

                caratteri cirillici, che decide di portare con sé al suo ritorno in

                patria.  Una  volta  giunto  in  Spagna,  il  manoscritto  viene


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