Page 126 - La Massoneria Rivelata
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L’unico Paese comunista che sembra non avere pregiudizi
antimassonici è Cuba. Nel centro dell’Avana il tempio della
Gran Loggia di Cuba è uno dei più alti edifici della città ed è
situato a poche centinaia di metri dalla cattedrale cattolica,
recentemente riaperta al culto. Prima della rivoluzione del 1959
i massoni furono duramente perseguitati sia dal potere
coloniale, sia dalla Chiesa cattolica. La persecuzione si concluse
con la rivoluzione cubana, dove molti rivoluzionari erano
massoni. Alla massoneria apparteneva anche il padre della
patria José Martí, che i rivoluzionari del 1959 consideravano
loro precursore.
La Gran Loggia di Cuba è riconosciuta come regolare da tutte
le massonerie filobritanniche; oggi conta circa ventiseimila
affiliati appartenenti a trecentoquattordici logge. Alle
celebrazioni per i centocinquant’anni della massoneria cubana
hanno partecipato delegazioni da ventisette Paesi del mondo, tra
le quali quella del segretario esecutivo della Confederazione
massonica interamericana, il guatemalteco Rafael Aragón.
L’ideologia socialista di Salvador Allende è ben nota, così
come la sua amicizia con Fidel Castro. Ciò che l’ha reso
impopolare alle amministrazioni americane e a tutti i presidenti
degli Stati Uniti, da John F. Kennedy a Richard Nixon, è il fatto
che il Cile sarebbe potuto entrare nell’orbita sovietica. Secondo
gli archivi Mitrokhin, sappiamo infatti che Allende, nome in
codice “Leader”, fu un informatore del KGB dal 1950. Ma
Allende era anche massone, così come sembra molto probabile
che anche Fidel e Raul Castro lo siano.
Evidentemente, la questione massonica è stata affrontata dai
socialisti sudamericani in maniera diversa rispetto ai socialisti
europei. Il fatto che Allende potesse entrare nell’orbita sovietica
avrebbe eventualmente portato a un riallineamento della
questione nei termini adottati dalla Terza Internazionale.
Dunque, quella del castrismo è solo un’apparente incongruenza,
come potrebbe apparire quella nei confronti della Santería,
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