Page 121 - La Massoneria Rivelata
P. 121

di  coordinamento  dei  singoli  movimenti  nazionali,  com’era
                stata la Seconda Internazionale.

                    Sebbene  durante  il  primo  congresso  del  Comintern  la

                “questione massonica” non fosse discussa, le premesse statutarie
                dell’organizzazione            furono        determinanti          per      le     sorti

                dell’istituzione in tutto il mondo comunista.
                    Nel  secondo  congresso  del  Comintern,  inaugurato  a

                Pietrogrado il 19 luglio e conclusosi a Mosca il 7 agosto 1920, la
                delegazione  italiana  del  partito  socialista  pose  il  problema

                all’ordine  del  giorno.  La  questione  massonica  era,  infatti,  una
                delle principali contraddizioni del movimento operaio italiano,

                ed  era  stata  posta  all’interno  del  partito  socialista  italiano  fin
                dall’VIII congresso nel 1904.

                    I  delegati  italiani  al  Comintern  volevano  inserire,  tra  le

                clausole         di      ammissione            dei       partiti       rivoluzionari
                all’Internazionale Comunista, il divieto statutario di accogliere
                tra i loro iscritti gli appartenenti alla massoneria. Il 29 luglio i

                delegati  italiani  presentarono  una  mozione  che  obbligava  i

                partiti aderenti all’Internazionale a escluderli dalle proprie fila,
                in  quanto  la  natura  interclassista  dell’istituzione  massonica

                avrebbe nuociuto agli interessi del proletariato. Trattandosi di
                una  mozione,  e  non  di  un  punto  programmatico,  la  richiesta

                non  comparve  nella  stesura  finale  del  7  agosto  1920,  le
                cosiddette  “21  condizioni  di  Mosca”.  La  questione  massonica

                venne tuttavia considerata come la “22a condizione” e, sebbene
                non  vi  fossero  direttive  precise  al  riguardo,  l’interdizione  di

                appartenere alla massoneria fu accolta in via di principio da tutti
                i partiti comunisti.

                    Durante il quarto congresso del Comintern, tenutosi a Mosca
                dal 5 novembre al 5 dicembre 1922, Trotski sollevò nuovamente

                il  problema  dell’incompatibilità.  La  questione  riguardava  in
                special modo il partito comunista francese, ma era comunque

                rivolta  a  tutti  i  partiti  comunisti,  e  in  particolare  a  quelli

                spagnolo  e  italiano.  Bisognava  abolire  ogni  contatto  con  la


                                                          121
   116   117   118   119   120   121   122   123   124   125   126