Page 76 - Il giornalino di Gian Burrasca
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Com'è uggioso quel cavalier Metello!
                                                                Anche oggi mi ha portato a veder Roma e
                                                             questo   mi   fa   piacere,   ma   lui   ci   mette   tante
                                                             spiegazioni, che è una cosa insopportabile.
                                                                Per   esempio   dinanzi   all'arco   di   Settimio
                                                             Severo s'è messo a dire:
                                                                - Questo splendido arco trionfale eretto dal
                                                             Senato l'anno 205 dell'Era cristiana in onore di
                                                             Settimio Severo e, dei suoi figli Caracalla e Geta,
                                                             ha sulle due facce una iscrizione nella quale è
                                                             dette come in seguito alle vittorie riportate sui
                                                             Parti, sugli Arabi, sugli Adiabeni... -
                                                                Ah!   Alla   fine   del   discorso   quest'arco   di
                                                             Settimio Severo mi pareva d'averlo tutto sullo
                                                             stomaco, e la mia bocca era diventata fin arco
                                                             trionfale più grande di tutti gli archi trionfali di
                                                             Roma messi insieme...

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               La sora Matilde, cioè la sorella di Collalto, è molto brutta e molto uggiosa, e non fa che sospirare
            e discorrere col gatto e col canarino; però con me va molto d'accordo, e anche oggi mi ha detto che
            in fondo sono un buon figliolo.
               Mi domanda sempre come era Luisa da ragazza e che cosa faceva e diceva, e io le ho raccontato
            la storia delle fotografie che trovai in camera sua prima che pigliasse marito e della burletta che feci
            distribuendole ai rispettivi originali, e poi le ho detto anche di quando le trovai nel cassetto della
            toeletta un vasetto di pomata rossa con la quale mi tinsi le gote e lei s'arrabbiò tanto e mi dette
            perfino uno schiaffo, perché c'era presente la sua amica Bice Rossi che era una ragazza pettegola e
            non le sarebbe parso il vero d'andare a dire che mia sorella si tingeva...
               Bisognava vedere come si divertiva la sora Matilde a sentirmi descrivere queste cose, e basti dire
            che da ultimo mi ha regalato cinque gianduiotti e due caramelle di limone, e bisogna proprio dire
            che mi vuol bene, perché, a quel che dice la Luisa, è più golosa lei di dolci che dieci ragazzi, e se li
            mangia tutti per sé.
               Se li tiene tutti chiusi nell'armadio e ce n'ha di tutte le qualità, ma se mi riesce un di questi giorni
            di metterci le mani, può dire addio alle sue provviste!...
               Ora, caro giornalino, ti lascio perché domani è il primo dell'anno e devo scrivere una lettera ai
            miei genitori per chieder perdono delle mie mancanze di quest'anno, e promettere per l'anno novo
            d'esser bono, studioso e ubbidiente.
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