Page 78 - Il giornalino di Gian Burrasca
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soffocava...





















               - Ed ora, - gli dissi - se permette, vado a far una giratina in automobile! -
               E me ne venni via, richiudendo la porta della stanza.
               Stamani ho saputo che, passata l'ora del bagno gli inservienti andarono per levarlo dal cassone, e
            vedendolo col viso rosso e tutto in lacrime, chiamarono d'urgenza il professor Perussi che esclamò
            subito:
               - Questa è una crisi nervosa... Presto, fategli una doccia... -
               E il signor marchese fu inaffiato ben bene, malgrado le sue proteste e le sue grida, le quali non
            facevano che confermar sempre più il professore nella sua opinione che si trattasse di una terribile
            sovraeccitazione nervosa.
               Inutile dire che il professor Perussi si è affrettato a informare dell'accaduto il suo amico e mio
            cognato Collalto, pregandolo di non mandarmi più a far la cura elettrica; ed è anche inutile
            aggiungere che il Collalto me ne ha dette di tutti i colori, terminando con queste parole:
               - Bravo davvero!... Gian Burrasca non poteva incominciar l'anno meglio di così... Ma in quanto a
            proseguirlo, caro mio, lo proseguirai a casa tua, perché io ne ho abbastanza! -



               4 gennaio.

               Stamani Collalto aveva scritto al mio babbo una lettera col pepe e col sale (come ha detto lui)
            informandolo di tutte le mie birbanterie (son sempre sue parole) e pregandolo di venirmi subito a
            riprendere; ma poi la lettera non è stata più impostata e anzi mio cognato ha smesso il broncio e mi
            ha detto sorridendo:
               - Via per questa volta ci passeremo sopra, anche per non dare un dispiacere ai tuoi genitori... Ma
            bada bene! La lettera rimane qui nel cassetto del mio scrittoio, e alla prima che mi fai ancora, io
            l'aggiungo alle altre e le spedisco tutte insieme a tuo padre... Règolati! -
               Il curioso è che questo cambiamento di scena è avvenuto in seguito a un'altra mia birbanteria -
            per dir come dice Collalto - ma che pare abbia fatto molto piacere a mio cognato.
               Ed ecco come sta il fatto.
               Oggi, alla solita ora, cioè quando si era a colazione, è venuta la marchesa Sterzi, quella che fa la
            cura per non parlar più col naso. Io allora ho pensato, che, giacché il Collalto aveva scritto al babbo
            (allora credevo che avesse già impostata la lettera), potevo pigliarmi qualche altro divertimento
            senza pregiudicare di più la mia situazione; e còlto il momento propizio sono andato di corsa nella
            sala delle consultazioni.

               La marchesa stava seduta in una poltrona voltando le spalle verso la porta per la quale ero entrato
            io.
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