Page 53 - Il giornalino di Gian Burrasca
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che ero un disubbidiente, uno sbarazzino, uno scellerato, un ragazzo senza cuore, come se le avessi
tagliato la testa, invece dei capelli!
Questo è il fatto nella sua semplicità. La signora Merope parte oggi per Bologna, perché non mi
può più vedere, e perché ha piovuto mentre che la sua bambina era smarrita nel viale. E io che mi
infradiciai tutto per andare a cercare Maria, non ebbi in ricompensa né baci, né abbracci, non ebbi
una tazza di brodo bollente con l'uovo dentro, come lei, non ebbi un bicchierino di marsala con i
biscottini, la crema e le frutte, né mi stesero sul sofà per farmi tante carezze. Neppur per sogno! Fui
invece cacciato in camera come un cane, e il babbo disse che sarebbe venuto su per conciarmi per il
dì delle feste. So purtroppo quel che vogliono dire queste minacce. Ma io feci le barricate, come
nelle città in tempo di guerra, e non mi prenderanno che sulle rovine del lavamano e del tavolino da
scrivere che ho messo contro l'uscio.
Zitto! Sento del rumore... che sia l'ora del combattimento? Ho le provvigioni in camera, l'uscio è
chiuso a chiave, ci ho messo davanti il letto, sopra il letto c'è il tavolino da scrivere, sul tavolino lo
specchio grande.
Ecco il babbo... picchia alla porta perché gli apra, ma non gli rispondo. Voglio star qui zitto zitto,
come il gatto quando è in cantina. Oh, se per un miracolo un ragno filasse la tela, a un tratto, a
traverso l'uscio! Il nemico crederebbe la camera vuota, e se n'andrebbe.
E se volesse aprir per forza? Sento un gran fracasso! Spingono la porta... Andrà a finire che lo
specchio cadrà, e andrà in bricioli, e dopo la colpa sarà mia, tanto per mutare.. ...Sempre così: è il
ragazzaccio cattivo, è il famoso Gian Burrasca che fa sempre tutti i malanni... Roba vecchia!
23 novembre.
Niente di nuovo.
Ieri, com'era stato stabilito, è partita la signora Merope con quella leziosa di Maria, e bisognava
sentire quanti complimenti! Pare sia andato anche l'avvocato Maralli ad accompagnarle fino a
Bologna.
All'uscio di camera mia non ci sono stati più assalti.
In ogni modo io son deciso a resistere. Ho rinforzato la barricata e ho messo insieme anche una
discreta quantità di provvigioni procuratemi da Caterina per mezzo d'un panierino che ho calato
dalla finestra del giardino, mentre la mia famiglia era andata ad accompagnare alla stazione la
signora Merope.
24 novembre.
Dopo la tempesta viene la calma! Tre giorni fa il cielo era cupo, ora invece è sereno. La pace è