Page 53 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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31. I trapianti o la messa a dimora delle piantine.
A seconda della stagione (nell’orto è sempre tempo sia
di raccolte che di nuove semine e di messe a dimora) i
trapianti, specie se le piantine non sono provviste di pan
di terra, vanno effettuate al calar del sole, su terreno suf-
ficientemente umido per favorire l’attecchimento. In questi
momenti, le irrigazioni devono essere frequenti, ma mai
eccessive e proporzionate allo sviluppo dell’apparato ra-
dicale. Eccedere significa sprecare acqua, favorire la cre-
scita di infestanti specie negli interfilari, favorire lo sviluppo
di microorganismi patogeni vegetali, come oidi e batteri,
all’origine di marcescenze.
32. Profondità e distanze di semina e dei tra-
pianti. Lo spazio vitale.
Questo capitolo è di estrema importanza e perciò si
raccomanda di leggerlo con attenzione e tenerlo co-
stantemente presente.
Premettiamo che alcune specie di piante ortive (carote,
ravanelli, cipolle ecc.) possono essere seminate diretta-
mente nel terreno in pieno campo.
Le semine possono effettuarsi a spaglio o a filari. Le se-
mine a spaglio vanno fatte con una giusta quantità di semi
che deve da un lato coprire omogeneamente il terreno e
dall’altro evitare che le piantine germinate non abbiano
adeguato spazio vitale.
Tale “spazio vitale” è fondamentale e deve essere com-
misurato alla specie, conoscendo il tetto massimo di cre-
scita (altezza massima raggiungibile) che può essere di
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