Page 52 - Lorenzo Pietrasanta - L'orto per la famiglia
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evitare che il fusticino (o caule) si allunghi in maniera spro-
porzionata, condizionandone il normale sviluppo. Le se-
mine di tarda primavera-estate richiedono particolari
accorgimenti creando ambienti semi-ombreggiati, tenuti
costantemente a un grado di umidità non eccessivo, né
scarso.
Al contrario, le semine invernali o di inizio primavera de-
vono essere fatte in ambienti protetti con vetri o teli in pla-
stica che ne permettano un buon arieggiamento al fine di
evitare ristagni eccessivi di umidità.
Preparare le piantine in semenzaio, oltre al notevole ri-
sparmio rispetto all’acquisto di quelle fornite da pan di
terra (cellule in polistirolo o plastica riempito di terriccio a
livello industriale) consente di prevenire danni da funghi
(fungilli microscopici) o anche da nematodi (temibilissimi
parassiti terricoli) e scarso sviluppo con frequenti compro-
missioni dei risultati produttivi.
L’orticoltore che si reputa bravo, può utilizzare del resto
tali cellule, usando terriccio ricco di humus e di nutrienti
che si procura sul posto, con l’aggiunta di una modesta
quantità di torba ottenendo il vantaggio di evitare la co-
siddetta crisi di trapianto conseguente alla messa a di-
mora delle piantine senza zolla in pieno campo. Peraltro
realizzando notevoli economie.
Non che si possa generalizzare circa la pessima qualità
del materiale vivaistico in commercio. Il problema è rap-
presentato purtroppo dalle tante offerte di piantine nei vari
empori o mercatini agricoli molto spesso ottenute con ter-
riccio che andrebbe sterilizzato ed invece è generalmente
infestato o irrigate con acque igienicamente non control-
late, che sono comunque di provenienza incerta o dubbia,
o da vivai contaminati ed infestati da più di un patogeno.
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