Page 42 - Breve storia della musica
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jazz la chitarra elettrica da poco commercializzata, i pianisti Art

                Tatum (1909-1956), grande virtuoso, e Teddy Wilson (1912-
                1986), a cui si ispireranno molti pianisti successivi.


                I Trenta sono anche gli anni in cui si afferma la vocalità

                jazzistica, soprattutto quella femminile, con Ella Fitzgerald
                (1917-1996), Billie Holiday (1915-1959) e Sarah Vaughan

                (1924-1990).



                Il bebop e il cool jazz



                A New York, nei locali di Harlem, dalla fine degli anni Trenta,
                nelle lunghe improvvisazioni notturne (le jam session), dove
                vecchi e giovani musicisti si sentono più liberi di sperimentare,

                dal tronco dello swing nasce il bebop: armonie e melodie più
                complesse, maggiore spazio all’improvvisazione solistica, uso

                della struttura armonica dei brani senza più riferimento al tema
                d’origine, come pura base per l’improvvisazione, maggiore

                complessità ritmica caratterizzano il nuovo stile che ha i suoi
                rappresentanti nel trombettista e direttore d’orchestra John

                Birks “Dizzy” Gillespie (1917-1993), nel sassofonista Charlie
                “Bird” Parker (1920-1953) e nel pianista Bud Powell (1924-

                1966). Prevalgono, nel bebop, i piccoli gruppi, in particolare il
                quintetto con una sezione ritmica a tre (batteria, contrabbasso,

                pianoforte) e due fiati come solisti (spesso sassofono e tromba),
                un tipo di formazione da allora molto diffuso – per ragioni sia
                strettamente musicali che economiche (l’ingaggio di una grande

                orchestra è più costoso, la piccola formazione può suonare
                anche in locali relativamente ridotti).



                Un posto a sé hanno due pianisti, Thelonious Monk (1917-
                1982) e l’italoamericano Lennie Tristano (1919-1978). Monk

                ha militato in molte formazioni bebop, ma suona e compone con
                uno stile tanto originale da rendere impossibile inquadrarlo in

                un’etichetta: predilige l’improvvisazione sulla melodia anziché




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