Page 44 - Breve storia della musica
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(1919-1990) ed Elvin Jones (1927-2004). Ancora Miles Davis,
questa volta con un sestetto, è protagonista di una svolta, con
l’incisione nel 1959 di Kind of Blue, verso il jazz modale. Il
sestetto comprendeva il pianista Bill Evans (1929-1980),
sostituito in un brano da Wynton Kelly (1931-1971), i
sassofonisti Julian “Cannonball” Adderley (1928-1975) e
John Coltrane (1926-1967), il contrabbassista Paul Chambers
(1935-1969) e il batterista Jimmy Cobb (1929-). Kind of Blue è
uno dei dischi più famosi (e più venduti) della storia del jazz.
Tra i membri del sestetto di Davis, Coltrane in particolare ha
seguito un percorso molto personale, realizzando poi come
leader incisioni di grande valore e ispirazione, innovando
continuamente e ridefinendo il modo di suonare il sax (il tutto in
una carriera durata solo dodici anni).
Attivi dagli anni Cinquanta sono anche il sassofonista Sonny
Rollins (1930-) e il contrabbassista Charles Mingus (1922-
1979), che seguono strade proprie con grande serietà.
Gli anni Sessanta
Negli anni Sessanta molti musicisti cercano di forzare i limiti
della tradizione e della tonalità, alla ricerca di una libertà
espressiva senza vincoli: i sassofonisti Ornette Coleman
(1930-) e Albert Ayler (1936-1970), il pianista Cecil Taylor
(1929-) sono fra le voci più significative di quello che è stato
chiamato free jazz.
Intanto Miles Davis organizza un quintetto che rimane, per
inventiva ed equilibrio, una delle formazioni più belle della
storia del jazz, con il bassista Ron Carter (1937-), il pianista
Herbie Hancock (1940-), il batterista Tony Williams (1945-
1997) e il sassofonista Wayne Shorter (1933-).
Jazz-rock e oltre
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