Page 39 - Breve storia della musica
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potenzialità della casualità, sia componendo con tecniche

                        aleatorie (sorteggio) o statistiche, sia lasciando spazi di
                        decisione agli esecutori, per esempio componendo un

                        brano in sezioni il cui ordine può essere determinato dai
                        musicisti al momento dell’esecuzione. Il maggior

                        rappresentante dell’alea è l’americano John Cage (1912-
                        1992), con l’intento di eliminare l’aspetto soggettivo della

                        composizione. Cage ha un ruolo cruciale nella musica
                        contemporanea, come sperimentatore, come teorico, come

                        esploratore di fusioni fra diverse forme artistiche (per
                        esempio negli happening, eventi in cui si incontrano con

                        la musica la danza, il teatro, le arti figurative). A tecniche

                        probabilistiche si affidano invece musicisti come il belga
                        Henri Pousseur (1929-2009) e il greco, naturalizzato

                        francese, Iannis Xenakis (1922-2001).


                Il jazz


                Espressione della cultura afroamericana, nato dall’incontro fra

                tradizioni musicali africane e la musica bianca di origine
                europea fra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, ha le

                sue radici nei canti di lavoro degli schiavi neri (con la loro
                natura antifonale, cioè a chiamata e risposta alternate), nello

                spiritual, fusione di inni cristiani e ritmi africani (la Chiesa era
                luogo di socializzazione più ancora che di culto), ma anche nei

                minstrel show, forma di teatro di strada, nel vaudeville, teatro di
                varietà, nel blues, altra forma di musica dei neri americani, più

                “popolare”, nel ragtime, musica nata per il pianoforte ma spesso
                anche orchestrata, che ha in Scott Joplin (1868-1917) il suo

                maggiore rappresentante, nelle bande.


                Per la sua natura non colta e in gran parte basata
                sull’improvvisazione, il jazz è musica in genere non scritta: la

                documentazione che ne abbiamo è legata alle registrazioni (su
                disco e in precedenza, almeno per il pianoforte, su rulli).




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