Page 37 - Breve storia della musica
P. 37
contribuiscono però per molti anni a mantenere un clima
tutt’altro che sereno.
L’evoluzione tecnologica tocca anche la musica: si diffondono
la radio e la televisione, si perfezionano le tecniche di
registrazione discografica, il registratore a nastro prima e poi gli
elaboratori elettronici permettono manipolazioni in precedenza
impensabili. Nell’arco di pochi decenni si passa dalla
registrazione monofonica a quella stereo; dal registratore a una
traccia alla registrazione multitraccia; dall’analogico al digitale;
dal vinile al CD, dalla videocassetta al DVD e infine alle forme
“liquide” di fruizione mediate da Internet. Tutte queste
trasformazioni cambiano il panorama generale: ampliano il
pubblico e le condizioni di fruizione (si può assistere a un’opera
non solo a teatro ma anche seguendola per televisione, magari
in diretta, o guardando un DVD, per esempio), fanno crescere il
peso dell’industria discografica e dello spettacolo nella
produzione musicale e nella sua diffusione.
Un ruolo fondamentale, nell’immediato dopoguerra, hanno i
corsi tenuti a Parigi da Olivier Messiaen (1908-1992) e i corsi
estivi di Darmstadt, in Germania. Messiaen, insegnante
eccellente, è stato un musicista molto aperto, studioso della
musica indiana e di quella antica, da cui mutuava ritmi e
strutture armoniche; appassionato di ornitologia, studiava il
canto degli uccelli (compiendo a questo fine vari viaggi in tutto
il mondo), che trascriveva ed elaborava poi per pianoforte o per
orchestra (Catalogue d’oiseaux si intitola una delle sue
composizioni).
A Darmstadt (vicino a Francoforte) dal 1946 si svolgono corsi
estivi che rappresentano, soprattutto negli anni Cinquanta, un
punto di aggregazione e diffusione delle nuove tendenze
musicali (l’“avanguardia”): oltre ai corsi teorici e pratici, i
musicisti sono invitati a portare le loro composizioni e poi ad
analizzarle e discuterne con gli altri, il che porta a discussioni
450
33
powerd by Guido Scuderi