Page 185 - Maschere_Motta
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Gabrielli





                                                                      amiglia di comici dell’Arte.
                                                                      Giovanni (morto prima del 1611) recitò nelle piazze
                                                               F col nome di “Sivello” commedie delle quali era l’unico
                                                               interprete, raffigurando i vari personaggi ora con maschera
                                                               ora senza.
                                                                 Suo figlio Francesco (1588 c.a. - 1636) fu, se non il creatore
                                                               di “Scapino”, colui che rese celebre in Italia e in Francia questo
                                                                “Zanni bianco” svelto di cervello e di gambe e assolutamente
                                                                privo di scrupoli che sarebbe poi stato protagonista di una
                                                                commedia di Molière.
                                                                 Francesco fece successivamente parte della compagnia
                                                                dei  Confidenti,  dei  Fedeli  (con  i  quali  fu  nel  1624  a  Parigi
                                                                insieme  con  G.  B.  Andreini)  e  degli  Accesi.  Alla  comicità
                                                                della recitazione univa uno straordinario virtuosismo di
                                                                musicante esercitato su strumenti in parte da lui stesso
                                                                fabbricati.
                                                                 Ebbe una figlia, Giulia, che recitò col nome di “Diana” e fu
                                                                a Parigi nel 1645; ebbe forse un figlio, Girolamo, apprezzato
                                                                Pantalone della seconda metà del XVII secolo.
























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