Page 183 - Maschere_Motta
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Tiberio Fiorilli
acque a Napoli nei primi anni del XVII secolo e morì
a Parigi nel 1694.
N Iniziò la carriera in una compagnia di comici della
provincia italiana, ma se ne staccò presto per diventare, in
patria ma più ancora in Francia (dove fu più volte a partire
dal 1610 c.a.) il beniamino dei re e delle corti e l’idolo del
pubblico.
Legò il suo nome al personaggio di “Scaramouche”, un
“capitano” con elementi degli zanni che riprese e portò
a perfezione: vestiva di nero, con una chitarra al fianco,
recitava senza maschera e si affidava più che alle parole
alla straordinaria forza espressiva dei suoi gesti e delle
sue smorfie nonché a eccezionali doti acrobatiche
(ottantenne, si dice, riusciva ancora a colpire un uomo al
viso con un piede).
Esercitò una forte influenza sul Molière anche se quasi
certamente non ne fu, come afferma invece la leggenda,
il diretto maestro.
Fece parte della Compagnia italiana che nel 1658 e
nel 1661 si alternò sulle scene del Petit-Bourbon a quella
molieresca.
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