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Giuseppe Moncalvo Marcello Moretti
ttore nato a Reggio Emilia nel 1781 e morto ato a Venezia nel 1910 e morto a Roma
a Milano nel 1859, figlio di un regista, fuggì nel 1961, si diplomò l’Accademia d’arte
Agiovanissimo di casa per recitare in parti così Ndrammatica (1940) dopo un tirocinio in varie
comiche come drammatiche (per esempio nel Filippo compagnie (Adani, Carini, dell’Eliseo) e fu scritturato
dell’Alfieri). nel 1947 dall’appena costituito Piccolo Teatro di
Costretto a tornare in famiglia, continuò tuttavia Milano per interpretare il goldoniano “Servitore di
ad assecondare la sua vocazione tra i dilettanti finché, due padroni”.
cogliendo i caratteri indicati da Gaetano Piomarta, si Fu un incontro decisivo con la maschera di
appropriò e ricreò la maschera di “Meneghino” di cui Arlecchino, in cui finì quasi per identificarsi e che
divenne il più geniale e autorevole interprete e che, portò in trionfo sui palcoscenici di tutto il mondo,
da lui impersonato anche fuor di Milano, gli valse risolvendo in virtù mimiche e in impeto acrobatico
l’appellativo di “delizia universale”. una interiore inquietudine.
Fu altresì maestro di artisti divenuti illustri, dalla Dalla galleria dei suoi prediletti personaggi, eredi
Ristori a Ernesto Rossi, dalla Robotti al Bellotti-Bon. della Commedia dell’Arte, spaziò ad interpretazioni
dove l’estro dell’apparente improvvisazione, frutto
viceversa di rigoroso esercizio, trovò soluzioni di
moderno impegno.
Continuatore ideale di Marcello Moretti,
in “Arlecchino servo di due padroni”, ma con
caratteristiche diverse, è il bravissimo Ferruccio
Soleri, da tantissimi anni in giro per il mondo
raccogliendo ovunque eccezionali successi.
Sia il Moretti che il Soleri ebbero per padre putativo
e maestro Giorgio Strehler, profondo psicologo delle
virtù e dei limiti dell’interiorità umana degli artisti.
Marcello Moretti
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