Page 187 - Maschere_Motta
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Gherardi Domenico Locatelli
amiglia di comici dell’Arte. ato nel 1613 in località non identificata e
Giovanni (Spoleto? - Parigi, 1683) era detto morto a Parigi nel 1671, come ideatore di “Tri-
F“Flautino” per la capacità di imitare con la boc- Nvellino”, maschera non dissimile da Arlecchi-
ca tutti gli strumenti a fiato. Giunse a Parigi nel 1675 no ma con toni più garbati e un costume a lune e a
e, secondo una leggenda non confermata, ne venne soli, tra losanghe meno fitte, il Locatelli appartenne
subito espulso per il suo comportamento scandalo- dal 1644, molto ammirato, alla Comédie Italienne di
so. Parigi dove ebbe per successore l’”’arlecchino” Do-
Il figlio Evaristo (Prato, 1663 - Parigi, 1700) esordì al menico Biancolelli a lui superiore per estri inventivi,
Théatre Italien nel 1689 con Le divorce forcé e compì però a lui debitore d’una tecnica interpretativa assai
l’intera sua carriera a Parigi dove si fece apprezzare elegante.
come uno dei maggiori Arlecchini di tutti i tempi.
Le sue intemperanze verbali attirarono occasional-
mente su di lui le attenzioni della polizia, fin quando
nel 1697 la “pruderie” di Madame de Maintenon non
impose la chiusura del teatro nel quale agivano i co-
mici italiani e l’espulsione degli stessi dal paese.
Evaristo comunque continuò a recitare in spetta-
coli privati con immutato successo. Oggi egli è so-
prattutto ricordato come curatore di un’importante
raccolta delle commedie francesi rappresentate a Pa-
rigi dalla compagnia italiana, Le Théatre italien (l’edi-
zione 1694, XII del 1700).
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