Page 98 - Storia Tutto
P. 98
Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
22 L’Impero: da Traiano
a Diocleziano
Durante il II sec. d.C., in seguito al crescente processo di unificazione
dell’Impero, Roma perse la sua centralità. Tutti gli imperatori del ll sec.,
privi di discendenza, scelsero come successori persone effettivamente capaci,
evitando contrasti interni e congiure di palazzo. L’Impero raggiunse in questo
periodo la sua massima estensione: Traiano conquistò la Dacia e fece
di tutta la Mesopotamia una provincia romana. Adriano rafforzò i confini
della Britannia. Sotto Marco Aurelio, invece, le tribù germaniche dei Quadi
e dei Marcomanni invasero l’Italia; la pace fu firmata da Commodo.
Dopo 42 anni di regno della dinastia dei Severi, l’Impero piombò per 50 anni
in uno stato di anarchia militare: si succedettero ben 21 imperatori.
L’economia entrò in crisi; tramontò la cultura classica, sommersa da nuove
dottrine filosofiche e dal diffondersi del Cristianesimo. Diocleziano,
imperatore dal 284, cercò di risollevare le sorti dell’Impero.
Da Traiano a Commodo
Dopo l’uccisione di Domiziano, i congiurati proclamarono im-
peratore l’anziano senatore Cocceio Nerva. Nerva restaurò le La politica
finanze dello Stato, e diede inizio a quella politica assistenziale assistenziale di Nerva
verso le classi meno abbienti che caratterizzò gli imperatori del
II sec. Nel 97 adottò, designandolo successore, Traiano, co- Traiano,
mandante delle truppe della Germania Superiore. Di famiglia primo imperatore
senatoria e di origine spagnola (primo imperatore non italico), non italico
Traiano divenne imperatore nel 98, alla morte di Nerva. In po-
litica estera, tra il 101 e il 105 combatté i Daci costringendoli al- Dacia, Armenia
la pace e facendo della Dacia una provincia romana. Tra il 114 e Mesopotamia,
e il 116 anche l’Armenia e la Mesopotamia diventarono provin- province romane
ce romane. Governò d’accordo con il senato e promosse una
serie di provvedimenti sociali tra cui l’abolizione delle tasse ar-
retrate per le province e l’istituzione di una “cassa di risparmio”
per i prestiti ai piccoli contadini. Per suo volere furono costruite
ingenti opere in Italia, Spagna e Africa; tale attività, unita alle La costruzione
pesanti spese militari, aggravò la situazione finanziaria. Colpito di ingenti opere
da una grave malattia, Traiano morì a Selinunte, in Cilicia, men- e la crisi finanziaria
tre era in viaggio verso Roma. Il successore da lui designato fu
il nipote adottivo Adriano. Cosciente dei rischi connessi a un’ec- Adriano adotta
cessiva espansione dell’Impero, Adriano si decise a consolida- una politica non
re le conquiste del predecessore. In Britannia, tra il 122 e il 127, espansionistica
97