Page 94 - Storia Tutto
P. 94

21      L’Impero: le dinastie

              Giulio-Claudia e Flavia



      Il regno di Augusto era stato caratterizzato dal rispetto formale
      della costituzione repubblicana; d’altra parte, il cumulo di poteri nelle mani
      del “princeps” aveva posto le basi per una nuova realtà politica: l’Impero.
      I primi imperatori, Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone, erano discendenti
      di Augusto, appartenenti alla dinastia Giulio-Claudia. Alla morte di Nerone,
      in un solo anno (69 d.C.), si succedettero ben 4 imperatori: Galba, Otone,
      Vitellio e Vespasiano. Il passaggio dei poteri non avvenne per via legittima,
      ma fu imposto dalla compagine sociale in quel momento più forte: l’esercito
      (un precedente vi era già stato con Claudio). Vespasiano, che designò
      successori i figli Tito e Domiziano, affermando il principio della trasmissione
      ereditaria del potere, apparteneva alla dinastia Flavia. In questo primo periodo
      fu continuato il processo di unificazione e romanizzazione dell’Impero:
      si diffuse in Occidente la lingua latina e si concesse con parsimonia
      la cittadinanza romana ai provinciali. Tutto ciò contribuì alla fusione tra i due
      universi culturali romano ed ellenico. In politica estera furono protetti i confini
      stabiliti al tempo di Augusto. Claudio conquistò la parte meridionale
      della Britannia (44 d.C.), dove sorse la città di Londinium, l’odierna Londra.
      Tito conquistò Gerusalemme e la fece distruggere (70 d.C.).

      La dinastia Giulio-Claudia
      Alla morte di Augusto (14 d.C.) il potere passò a Tiberio, suo  Tiberio succede
      figlio adottivo e figlio naturale di sua moglie Livia e del primo  ad Augusto
      marito Claudio Nerone (per questo la dinastia si chiamò, oltre
      che Giulia, dalla casata di Augusto, anche Claudia). Tiberio si
      era messo in evidenza nelle campagne contro i Germani. Au-
      gusto lo aveva quindi richiamato in patria dandogli incarichi di
      governo e raccomandandolo al senato come suo successore. Il
      senato stesso lo proclamò imperatore, nonostante egli avesse
      chiesto di potersi ritirare a vita privata. In politica estera Tibe-
      rio fece presidiare i confini settentrionali dal nipote Germani-
      co che sconfisse più volte i Germani (14-16). Preoccupato del-  Tiberio fa uccidere
      la popolarità di Germanico, lo inviò in Oriente per affrontare i  Germanico
      Parti e poi lo fece probabilmente uccidere (19), perdendo il suo
      prestigio presso il popolo. Tiberio iniziò così una serie di per-  Le persecuzioni
      secuzioni nei confronti dei suoi avversari e poi si ritirò a vita pri-  degli avversari e il
      vata nella sua villa di Capri. Affidato il potere a Seiano, prefet-  complotto di Seiano
                                                                  93




                     Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara
   89   90   91   92   93   94   95   96   97   98   99