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                                  21 - L’Impero: le dinastie Giulio-Claudia e Flavia

      prima moglie Messalina. In seconde nozze aveva sposato la ni- Gli intrighi di corte
      pote Agrippina che aveva già un figlio, Nerone. Per favorire il fi- per la successione
      glio, Agrippina fece uccidere il marito e tramò perché il senato al trono
      esautorasse Britannico; nel 54 fu proclamato imperatore Nero-
      ne. Questi, appena diciassettenne, era sotto la tutela della ma- Gli atteggiamenti
      dre e di due esponenti del senato, Afranio Burro, prefetto del di Nerone
      pretorio, e il filosofo Seneca, suo precettore. Ben presto Nero-
      ne si liberò di Britannico, fece uccidere la madre e mandò in
      esilio Seneca. Alla morte di Burro governò circondato da se-
      guaci fidati, assumendo atteggiamenti da sovrano assoluto e
      mandando a morte i suoi nemici. In politica estera ottenne un
      successo contro i Parti e impose il protettorato di Roma sul-
      l’Armenia. Nel 64 gran parte di Roma fu distrutta da un incen- L’incendio di Roma
      dio, da cui Nerone prese pretesto per incolpare i cristiani (fu- e l’accusa ai cristiani
      rono uccisi gli apostoli Pietro e Paolo, forse negli anni 66-67).
      Corse però voce che Nerone stesso avesse provocato l’incen-
      dio, per fare spazio al suo grande palazzo, la Domus Aurea. Il
      governo dispotico dell’imperatore, unito alle spese per mante-
      nere la sua fastosa corte e al suo istrionico amore per l’arte dram-
      matica e i giochi, gli inimicò la nobiltà senatoria. Nell’ultimo pe- La congiura
      riodo di regno sventò la congiura della famiglia dei Pisoni ed dei Pisoni
      eliminò molti oppositori aristocratici. Vittime illustri furono i e le persecuzioni
      letterati Lucano, Petronio e lo stesso Seneca, che si suicidaro- di Nerone
      no. Inviso alla classe militare per aver fatto uccidere il generale
      Corbulone, Nerone fu costretto a suicidarsi in seguito alla ri- Il suicidio di Nerone;
      volta delle truppe di stanza in Lusitania che proclamarono im- Galba nuovo
      peratore il loro comandante Galba (68).        imperatore
      La dinastia Flavia
      Nel 69 si succedettero ben quattro imperatori. Galba fu depo- Il 69: l’anno dei
      sto dai pretoriani e sostituito da Otone; questi fu a sua volta ro- quattro imperatori
      vesciato da Vitellio, sostenuto dalle truppe stanziate al Reno.
      L’esercito mandato in Oriente a combattere la rivolta degli Ebrei Vespasiano: il
      proclamò imperatore il proprio comandante Flavio Vespasia- consolidamento delle
      no (con cui iniziò la dinastia Flavia). La politica di Vespasiano finanze, la disciplina
      fu centrata sul consolidamento delle finanze imperiali e sulla di- dell’esercito,
      sciplina dell’esercito. Rinsaldò le frontiere, aumentando il nu- il rafforzamento
      mero delle legioni stanziate in Siria e Giudea e annettendo la delle frontiere
      Britannia settentrionale. Sotto di lui terminò la lunga guerra
      contro gli Ebrei, con la distruzione della città di Gerusalemme La distruzione
      (70) da parte delle truppe di Tito, suo figlio. Tornato a Roma, di Gerusalemme
      nel 71 Tito venne di fatto associato al potere dal padre, alla cui
      morte ascese al trono. Durante il suo breve regno governò con Il breve regno di Tito
      clemenza (Svetonio lo definì “delizia del genere umano”) e si
      occupò della costruzione di opere pubbliche, portando a com-
                                                                  95
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