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Preistoria ed età antica                              Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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                    urbani comprendevano una parte bassa dove risiedeva il po-
     L’acropoli     polo e una più elevata, l’acropoli, sede della classe dirigente.
                    Grande importanza aveva l’agorà, la piazza dove si svolgeva il
                    mercato e dove i cittadini si incontravano per trattare affari e
                    per partecipare alle assemblee. Vennero inoltre costruiti tem-
                    pli, sede del culto, e tribunali.
                    ■ La polis nella colonizzazione: la Magna Grecia
     L’incremento   Un deciso incremento della popolazione complessiva originò
     della popolazione   contrasti sociali relativi al fabbisogno di terre, dando impulso,
     e il bisogno di nuove  tra il 750 e il 650 a.C., alla nuova colonizzazione. Le poleis gre-
     terre          che fondarono quindi una serie di insediamenti (apoikìai)sul-
                    le coste del Mediterraneo. Gli abitanti di Lesbo, della Focide e
     L’espansione   di Megara fondarono colonie sull’Ellesponto, in Asia Minore e
     coloniale      sul Bosforo (Bisanzio). Gli abitanti di Calcide colonizzarono la
     in Asia Minore,   costa meridionale della Macedonia, che da allora si chiamò Pe-
     in Macedonia,  nisola Calcidica, e alcune città dell’Italia meridionale (Cuma, Na-
     in Italia, sul Mar  poli, Reggio) e della Sicilia (Messina, Milazzo, Catania). La po-
     Nero e in Egitto  polazione di Corinto fondò colonie sulla costa adriatica (Corfù,
                    Ambracia ed Epidamno) e in Sicilia (Siracusa, Agrigento, Seli-
                    nunte). I Milesi, gli abitanti della fiorente Mileto, fondarono di-
                    verse colonie tra cui Abido, sullo stretto dei Dardanelli, Sìnope
                    e Trapezunte, sulla costa asiatica del Mar Nero, e Nàucrati in
     Le colonie italiane  Egitto. Le colonie fondate in Italia vengono comunemente fat-
     della Magna Grecia  te rientrare nella denominazione di Magna Grecia. Il termine
                    comparve per la prima volta in un passo di Timeo di Taurome-
                    nio, storico greco vissuto in Sicilia nel IV-III sec. a.C., ma rima-
                    se piuttosto inusuale per le fonti antiche che di regola chiama-
                    vano “italioti” i Greci d’Italia e “sicelioti” quelli di Sicilia. Dai re-
                    sti di ceramiche e altri materiali si è dedotto che i Greci fre-
                    quentarono le coste italiane già in età micenea (secc. XVI-XI
                    a.C.). Alla prima metà dell’VIII sec. a.C. risale l’insediamento sul-
                    l’isola di Ischia che aprì la prima fase della colonizzazione gre-
                    ca d’Italia. Mentre le città di nuova fondazione originavano a lo-
                    ro volta nuovi insediamenti, le popolazioni indigene venivano
                    cacciate o ridotte a forza-lavoro dipendente.

                    ■ Dall’aristocrazia alla tirannide
     Le nuove       Il commercio e la colonizzazione avevano intaccato il monopo-
     classi sociali  lio fenicio e diffuso un’economia monetaria che comportò l’a-
                    scesa di nuove classi benestanti non di origine nobile. Alcune
                    città acquisirono una supremazia regionale: Atene in Attica, Ar-
     La riforma     go nell’Argolide e Sparta in Laconia. L’ascesa di queste nuove
     dell’esercito con la  classi fu favorita anche dalla riforma dell’esercito. Nel VII sec.
     falange oplitica  a.C. venne adottata la falange oplitica, uno schieramento for-
                    mato da alcune file di fanti (opliti) che avanzavano a piedi, ar-
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