Page 42 - Storia Tutto
P. 42

Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara

      8    La Grecia delle origini



      La Grecia antica fu abitata fin dal II millennio a.C., quando popolazioni di stirpe
      indoeuropea passando per la penisola balcanica scesero fin verso la Grecia,
      spostandosi poi nelle isole dell’Egeo e nelle regioni rivierasche dell’Asia Minore
      (lonia). Chiamiamo tali popolazioni con l’antico nome di Achei, testimoniato
      da documenti ittiti e comunemente usato nei poemi omerici. L’isola di Creta
      diede separatamente vita a una fiorente civiltà, chiamata minoica, dal nome
      del mitico re dell’isola Minosse. La civiltà continentale, sviluppata dagli Achei,
      che assoggettò quella minoica, viene invece denominata micenea, dalla città
      di Micene che ne costituiva il centro principale. Comunemente il popolo
      ellenico viene distinto in tre stirpi, le quali parlavano diversi dialetti: gli loni,
      stabiliti in Attica, in Eubea e nella lonia centrale; gli Eoli, che si stabilirono
      in Tessaglia, in Beozia e nell’isola di Lesbo, nonché nella lonia settentrionale;
      da ultimo vi sono i Dori, stanziati in gran parte del Peloponneso, a Rodi
      e nella lonia meridionale, stirpe ellenica discesa in Grecia dopo la caduta dei
      regni micenei, all’inizio di quel periodo di crisi denominato Medioevo ellenico
      (XII-VIII sec. a.C.). Tale epoca vide la crisi delle antiche monarchie
      e il consolidarsi delle fortune economiche e politiche dell’aristocrazia formata
      dai possidenti terrieri e, nel contempo, il consolidamento di un patrimonio
      mitico e religioso, vero e proprio elemento unificante delle genti elleniche.
      La civiltà cretese
      L’isola di Creta, sita nel Mediterraneo, a sudest del Peloponneso,
      fu abitata sin dal Neolitico. Fra il 3000 e il 1450 a.C. vi si sviluppò
      la civiltà minoica, dalle oscure origini, non certo indoeuropee,  La civiltà minoica
      e dal livello sociale, artistico e architettonico incomparabilmen-  e le sue fortune
      te superiore all’area circostante. Fiorì grazie alla fortunata posi-
      zione geografica dell’isola, che ne faceva un nodo essenziale nei
      traffici marittimi del Mediterraneo orientale (sviluppatissimi
      quelli con l’Egitto). Principali fonti della sua ricchezza furono la
      metallurgia, l’oreficeria, l’artigianato tessile e della ceramica. Il
      predominio economico sfociò in un incontrastato controllo del
      Mar Egeo (la “talassocrazia”, da thalassa, “mare”, e kratia, “po-  La talassocrazia
      tere”). Già dal II millennio erano stati costruiti splendidi palazzi
      a Cnosso, Festo e Haghia Triada. Distrutti da un terremoto in-
      torno al 1750 a.C., vennero ricostruiti ancora più grandi. Il pe-
      riodo da 1600 al 1400 a.C. segnò l’apogeo della civiltà minoica e  L’apogeo al tempo
      del leggendario re di Cnosso, Minosse, che unificò l’isola. Mi-  di Minosse
      nosse liberò l’Egeo dai pirati e per questa sua azione richiese in-
      genti tributi alle popolazioni rivierasche, minacciate dalle loro
                                                                  41
   37   38   39   40   41   42   43   44   45   46   47