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8 La Grecia delle origini
La Grecia antica fu abitata fin dal II millennio a.C., quando popolazioni di stirpe
indoeuropea passando per la penisola balcanica scesero fin verso la Grecia,
spostandosi poi nelle isole dell’Egeo e nelle regioni rivierasche dell’Asia Minore
(lonia). Chiamiamo tali popolazioni con l’antico nome di Achei, testimoniato
da documenti ittiti e comunemente usato nei poemi omerici. L’isola di Creta
diede separatamente vita a una fiorente civiltà, chiamata minoica, dal nome
del mitico re dell’isola Minosse. La civiltà continentale, sviluppata dagli Achei,
che assoggettò quella minoica, viene invece denominata micenea, dalla città
di Micene che ne costituiva il centro principale. Comunemente il popolo
ellenico viene distinto in tre stirpi, le quali parlavano diversi dialetti: gli loni,
stabiliti in Attica, in Eubea e nella lonia centrale; gli Eoli, che si stabilirono
in Tessaglia, in Beozia e nell’isola di Lesbo, nonché nella lonia settentrionale;
da ultimo vi sono i Dori, stanziati in gran parte del Peloponneso, a Rodi
e nella lonia meridionale, stirpe ellenica discesa in Grecia dopo la caduta dei
regni micenei, all’inizio di quel periodo di crisi denominato Medioevo ellenico
(XII-VIII sec. a.C.). Tale epoca vide la crisi delle antiche monarchie
e il consolidarsi delle fortune economiche e politiche dell’aristocrazia formata
dai possidenti terrieri e, nel contempo, il consolidamento di un patrimonio
mitico e religioso, vero e proprio elemento unificante delle genti elleniche.
La civiltà cretese
L’isola di Creta, sita nel Mediterraneo, a sudest del Peloponneso,
fu abitata sin dal Neolitico. Fra il 3000 e il 1450 a.C. vi si sviluppò
la civiltà minoica, dalle oscure origini, non certo indoeuropee, La civiltà minoica
e dal livello sociale, artistico e architettonico incomparabilmen- e le sue fortune
te superiore all’area circostante. Fiorì grazie alla fortunata posi-
zione geografica dell’isola, che ne faceva un nodo essenziale nei
traffici marittimi del Mediterraneo orientale (sviluppatissimi
quelli con l’Egitto). Principali fonti della sua ricchezza furono la
metallurgia, l’oreficeria, l’artigianato tessile e della ceramica. Il
predominio economico sfociò in un incontrastato controllo del
Mar Egeo (la “talassocrazia”, da thalassa, “mare”, e kratia, “po- La talassocrazia
tere”). Già dal II millennio erano stati costruiti splendidi palazzi
a Cnosso, Festo e Haghia Triada. Distrutti da un terremoto in-
torno al 1750 a.C., vennero ricostruiti ancora più grandi. Il pe-
riodo da 1600 al 1400 a.C. segnò l’apogeo della civiltà minoica e L’apogeo al tempo
del leggendario re di Cnosso, Minosse, che unificò l’isola. Mi- di Minosse
nosse liberò l’Egeo dai pirati e per questa sua azione richiese in-
genti tributi alle popolazioni rivierasche, minacciate dalle loro
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