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Vita quotidiana
vimento di liberazione delle donne) corren- lungata e in cui il raggiungimento dell’au-
ti di pensiero animatrici del femminismo tosufficienza non viene favorito in alcun
(emblematico il contributo della statuniten- modo, nelle società del passato, e ancora
se B. Friedman con la sua Mistica della fem- oggi nelle civiltà che risentono in modo mi-
minilità, 1963): la questione femminile ces- nore degli effetti dell’industrializzazione, i
sava di essere posta solo in termini giuridici giovani raggiungevano la condizione adulta
per investire in generale i problemi connes- molto precocemente.
si alla relazione uomo-donna, dalla sfera Lo spirito essenzialmente maieutico che as-
della sessualità sino alla valorizzazione della sumeva l’educazione presso gli antichi è il-
specifica identità femminile. Più recente- lustrato in modo esemplare da Platone nel-
mente, alcune tendenze estremiste del fem- la Repubblica con queste parole: “L’educa-
minismo si sono spinte fino al punto di ri- zione non è tale quale certuni pretendono
vendicare per le donne la funzione sacerdo- che sia. Questi, credo, affermano che
tale all’interno delle confessioni cristiane, quand’anche in un’anima non ci sia la co-
riuscendo a ottenerla nell’ambito della noscenza, essi possono mettervela, come
Chiesa anglicana e di alcune Chiese prote- si metterebbe la vista in occhi ciechi. (...)
stanti. Si tratta in effetti di eccessi, dal mo- Mentre invece (...) nell’anima di ciascuno
mento che l’esclusività maschile del sacer- di noi vi è la facoltà di apprendere e l’orga-
dozio non può in alcun modo divenire pre- no mediante il quale ciascuno apprende; e
testo per rivendicazioni di questo genere che, come un occhio che non sia capace di
fondandosi su ragioni simboliche e dottri- volgersi dalla oscurità alla luce, se non con
nali di una portata incommensurabile. tutto il corpo; così quest’organo dell’anima
Per finire, nei Paesi del mondo non occi- deve essere stornato con tutta l’anima da
dentale il processo di emancipazione della ciò che è divenire, fino a che non si renda
donna è stato frenato sia dalle differenti capace di contemplare l’essere e contem-
condizioni socioeconomiche sia dalla diffe- plarlo nella sua parte più luminosa che è,
rente indole degli uomini e delle donne come affermiamo noi, il bene. (...) L’educa-
orientali, ancora attaccati alle proprie tradi- zione, dunque, è l’arte di produrre questo
zioni e perlopiù indifferenti al bisogno di ri- rivolgimento, e produrlo nel modo più fa-
vendicazione proprio all’Occidente. cile e più proficuo, non quella di immette-
re nell’uomo la facoltà visiva, ma di procu-
rare a chi già possiede la vista, ma è volto
Educazione male e non guarda dove dovrebbe, la pos-
Il processo di trasmissione alle nuove ge- sibilità di questa conversione” (VII, 4).
nerazioni di valori, conoscenze, competen- Tipico dell’educazione alle competenze
ze ha sempre assunto un ruolo centrale pratiche e lavorative fu invece l’apprendi-
nella vita dell’umanità. stato, che durò a lungo anche in epoca mo-
derna, con le due dimensioni strettamente
■ L’educazione nell’antichità connesse dell’apprendimento e del servi-
Nelle civiltà tradizionali l’educazione non è zio (tra casa e lavoro spesso vi era identità
una funzione specializzata affidata ad alcu- o continuazione). La sottrazione del bam-
ne istituzioni; dopo il primo periodo di al- bino alla tutela familiare per impartirgli
levamento materno, essa avviene piuttosto un’educazione comunitaria rigorosamente
nell’ambito collettivo, mediante l’inseri- mirata a formarlo militarmente fu praticata
mento del fanciullo nel gruppo dei coeta- a Sparta. Un paradigma educativo simile a
nei e grazie al rapporto diretto con gli an- quello spartano fu indicato da Platone,
ziani. Peraltro, a differenza di quanto avvie- sempre nella Repubblica, opera nella quale
ne nelle società moderne, in cui la fase gio- propone per la casta guerriera (custodi)
vanile tende a essere smisuratamente pro- una concezione della famiglia estesa all’in-
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