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     L’età contemporanea

     La crisi economica   luppo economico durò fino al 1929, quando una terribile cri-
     e finanziaria  si, generata da difficoltà dell’agricoltura statunitense, dalla
                    mancanza di liquidità e dai prezzi artificiosamente alti delle
                    azioni industriali, dagli Stati Uniti (24 ottobre 1929: giovedì ne-
                    ro della Borsa di New York) si diffuse in tutto il mondo, con ef-
                    fetti che sarebbero durati per diversi anni. Crollarono i prezzi
                    delle merci, crollò la produzione, chiusero molte aziende e si
                    ebbero licenziamenti di massa. Il protezionismo doganale, lo
     I rimedi alla crisi  sviluppo del mercato interno, il controllo dello Stato sull’eco-
                    nomia (dirigismo) consentirono di affrontare il difficile mo-
                    mento.
                    USA: da Harding al New Deal di Roosevelt

                    Negli Stati Uniti, il 1921 segnò l’elezione alla presidenza del re-
                    pubblicano Warren Gamaliel Harding (1921-23). Contrario al
     L’isolazionismo  wilsonismo, Harding inaugurò un periodo di isolazionismo po-
                    litico (già in precedenza era stata abbandonata la Società delle
                    Nazioni) ed economico (furono alzate le tariffe doganali, limi-
                    tato al minimo l’intervento statale favorendo così le strategie
                    dei grandi trust e posti severi limiti all’immigrazione). Il suo suc-
                    cessore, il repubblicano Calvin Coolidge (1923-28), mantenne
                    la stessa linea politica mentre nel Paese l’economia era in espan-
                    sione. Gli Stati Uniti erano in una posizione di forza verso l’Eu-
                    ropa: creditori per 10 miliardi di dollari, pretesero (ottenendo-
                    la parzialmente) la restituzione dei prestiti. La crescente fidu-
     L’ondata       cia nel sistema generò nel Paese un’ondata di nazionalismo e
     di nazionalismo  fu bloccata l’immigrazione. Il proibizionismo (1920-33), susci-
                    tato da motivazioni prevalentemente morali (il consumo di al-
                    col non doveva essere tollerato in una società moderna e in-
                    dustrializzata) vietò la produzione e la vendita di alcoolici. In-
                    tanto i trust assorbirono migliaia di piccole aziende che non po-
                    tevano resistere alla concorrenza. La prosperità fece diminuire
     La crisi dell’IWW  il numero degli iscritti all’IWW (Partito Socialista) da 5 a 3 mi-
                    lioni. Nel 1929, durante la presidenza del repubblicano Herbert
     Roosevelt      Hoover (1928-32), scoppiò la grande crisi economica. Fu il de-
     e il New Deal  mocratico Franklin Delano Roosevelt (1882-1945), presidente
                    dal 1933 fino alla morte, a risollevare il Paese. Egli avviò con il
                    National Recovery Act (16 giugno) un nuovo corso: il New
                    Deal. Furono potenziati i lavori pubblici, sostenuti i prezzi agri-
                    coli, sviluppata l’assistenza sociale, sottoposti a controlli gli isti-
                    tuti finanziari e regolamentati i rapporti tra padronato e operai.
                    Una seconda fase fu avviata nel 1935 con il Social Security Act,
                    che istituiva il sussidio di disoccupazione e la pensione di vec-
                    chiaia per i lavoratori. Critiche si levarono invece dagli ambienti
                    liberali per l’eccessivo interventismo statale.
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