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17      America e Asia                             Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
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              tra le due guerre



      L’ascesa degli Stati Uniti, il consolidamento del comunismo sovietico,
      la comparsa del comunismo in Cina, il rafforzarsi dell’apparato militare e delle
      pretese imperialistiche giapponesi caratterizzarono la situazione mondiale
      nel primo dopoguerra. Dopo il conflitto gli Stati Uniti assursero al ruolo
      di potenza mondiale: il decisivo intervento del 1917, gli ingenti prestiti
      accordati alle potenze dell’Intesa per far fronte alle spese belliche
      e la decisa espansione manifatturiera portarono la democrazia americana
      a influenzare significativamente l’economia mondiale. Repentini successi
      industriali e dure fasi di recessione, spesso frutto di esasperate speculazioni
      e sovrapproduzioni, ebbero le proprie origini oltreoceano. Con la “diplomazia
      del dollaro” gli USA arrivarono a esportare i propri interessi in molti Stati
      dei continenti prima controllati dagli Europei. In Asia, intanto, il Giappone,
      fortemente militarizzato e in una una fase di sviluppo economico, puntava
      con sempre maggiore decisione a imporre la propria supremazia
      sull’estremo oriente, scontrandosi con la Cina. Quest’ultima vide crescere
      l’autorità del partito nazionalista e di quello comunista.


      L’economia dei Paesi industrializzati
      e la crisi del 1929
      Gli Stati Uniti trainavano l’economia dei Paesi più industrializ-  La supremazia
      zati influenzandone gli equilibri finanziari e monetari. Accan-  statunitense
      tonato rapidamente il “wilsonismo”, che auspicava una sorta
      di cooperazione economica mondiale, la potenza americana si
      chiuse temporaneamente in una politica isolazionista e di pro-
      tezionismo doganale. Nei Paesi industrializzati presto si rin-
      saldò il connubio Stato/capitale, mentre le rivalità e la con-
      correnza internazionale andavano riacutizzandosi. Gli USA, con
      ingenti prestiti, favorirono il processo di ricostruzione in Eu-
      ropa, mentre ormai la maggior parte della produzione indu-
      striale mondiale si concentrava sul loro territorio: conseguen-
      temente, a ogni fase di espansione o ristagno della loro eco-
      nomia ne corrispondeva una analoga negli altri Paesi indu-
      strializzati. Nei primi anni ’20 gli USA furono alla guida di una
      forte ripresa. Nel 1922, dopo una breve fase negativa, la politi-
      ca repubblicana suscitò un clima di fiducia nei grossi trust da
      cui partì l’impulso per una nuova fase di espansione. Lo svi-
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