Page 362 - Storia Tutto
P. 362
16 - La situazione europea tra le due guerre
IL “BIENNIO ROSSO” E LA NASCITA DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Sull’onda emotiva suscitata dal bolsce- stabilimenti (30 agosto). I presupposti
vismo in Russia, la direzione del PSI pas- per avviare la rivoluzione proletaria c’e-
sò all’ala massimalista rivoluzionaria, rano, ma i socialisti, di concerto con i
guidati da Giacinto Menotti Serrati sindacati, non si assunsero la responsa-
(1919). In quell’anno i lavoratori inizia- bilità di innescare il processo. Fu così
rono un’ondata di scioperi contro il ca- che il presidente del consiglio Giolitti ri-
rovita che culminò, in estate, in sac- solse la situazione proponendo un pia-
cheggi diffusi e nell’occupazione delle no di “controllo operaio” sulle aziende:
terre incolte del Meridione da parte dei progetto approvato, ma mai attuato.
contadini. Nel 1920 gravi episodi di pro- Qualche mese dopo (gennaio 1921) al
testa si verificarono nelle fabbriche. Do- Congresso di Livorno l’estrema sinistra
po il rifiuto dei proprietari di concedere socialista guidata da Antonio Gramsci
aumenti salariali, i metallurgici (aderen- e Amadeo Bordiga fondò il Partito Co-
ti al sindacato FIOM) occuparono gli munista Italiano.
il 6 febbraio 1934 tentarono un colpo di mano. Si formò per rea-
zione un fronte popolare composto da comunisti, socialisti e
radicali che vinse le elezioni del 1936. Il governo fu allora affi-
dato a Léon Blum che avviò importanti riforme sociali (setti- Léon Blum
mana lavorativa di 40 ore, nazionalizzazione della Banca di Fran-
cia ecc.) avversate dai grandi gruppi industriali.
Repubblica di Weimar, Austria e Ungheria
Dopo la fuga di Guglielmo II in Olanda (10 novembre 1918), si
formò in Germania un governo repubblicano composto da so-
cialdemocratici moderati e indipendenti. Il 30 dicembre Rosa
Luxemburg e Karl Liebknecht fondarono il Partito comunista
per attuare la rivoluzione proletaria. Il tentativo insurrezionale Moti spartachisti
(moti spartachisti a Berlino) fallì e il 15 gennaio 1919 i due fu-
rono assassinati a opera di ufficiali controrivoluzionari. Le ele-
zioni per l’Assemblea costituente (19 gennaio) diedero la mag-
gioranza relativa al partito socialdemocratico (30% dei voti); il
socialdemocratico Ebert fu nominato presidente della repub-
blica, mentre il governo fu composto da una coalizione di so-
cialdemocratici, cattolici e liberali. Il 6 febbraio seguente l’assi-
se si riunì a Weimar (da qui il nome dato alla Repubblica) ap- La Repubblica
prontando una costituzione (11 aprile) che trasformava la Ger- di Weimar
mania in Repubblica federale, affidando al presidente alcuni po-
teri (nomina del cancelliere, sospensione delle garanzie costi-
tuzionali in casi eccezionali). Nel Paese, accanto alle correnti so-
cialiste e cattoliche, sull’onda dell’indignazione suscitata dal
diktat di Versailles, si diffuse un nazionalismo autoritario anti-
parlamentare e anticomunista: il 5 gennaio 1919 nacque il Par-
361
Titolo concesso in licenza a tonia locarico, 84762, ordine Istituto Geografico De Agostini 824316.
Copyright 2011 De Agostini, Novara