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16 - La situazione europea tra le due guerre


        IL “BIENNIO ROSSO” E LA NASCITA DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO
        Sull’onda emotiva suscitata dal bolsce-  stabilimenti (30 agosto). I presupposti
        vismo in Russia, la direzione del PSI pas-  per avviare la rivoluzione proletaria c’e-
        sò all’ala massimalista rivoluzionaria,  rano, ma i socialisti, di concerto con i
        guidati da  Giacinto Menotti Serrati  sindacati, non si assunsero la responsa-
        (1919). In quell’anno i lavoratori inizia-  bilità di innescare il processo. Fu così
        rono un’ondata di scioperi contro il ca-  che il presidente del consiglio Giolitti ri-
        rovita che culminò, in estate, in sac-  solse la situazione proponendo un pia-
        cheggi diffusi e nell’occupazione delle  no di “controllo operaio” sulle aziende:
        terre incolte del Meridione da parte dei  progetto approvato, ma mai attuato.
        contadini. Nel 1920 gravi episodi di pro-  Qualche mese dopo (gennaio 1921) al
        testa si verificarono nelle fabbriche. Do-  Congresso di Livorno l’estrema sinistra
        po il rifiuto dei proprietari di concedere  socialista guidata da Antonio Gramsci
        aumenti salariali, i metallurgici (aderen-  e Amadeo Bordiga fondò il Partito Co-
        ti al sindacato  FIOM)  occuparono gli  munista Italiano.


      il 6 febbraio 1934 tentarono un colpo di mano. Si formò per rea-
      zione un fronte popolare composto da comunisti, socialisti e
      radicali che vinse le elezioni del 1936. Il governo fu allora affi-
      dato a Léon Blum che avviò importanti riforme sociali (setti- Léon Blum
      mana lavorativa di 40 ore, nazionalizzazione della Banca di Fran-
      cia ecc.) avversate dai grandi gruppi industriali.
      Repubblica di Weimar, Austria e Ungheria

      Dopo la fuga di Guglielmo II in Olanda (10 novembre 1918), si
      formò in Germania un governo repubblicano composto da so-
      cialdemocratici moderati e indipendenti. Il 30 dicembre Rosa
      Luxemburg e Karl Liebknecht fondarono il Partito comunista
      per attuare la rivoluzione proletaria. Il tentativo insurrezionale Moti spartachisti
      (moti spartachisti a Berlino) fallì e il 15 gennaio 1919 i due fu-
      rono assassinati a opera di ufficiali controrivoluzionari. Le ele-
      zioni per l’Assemblea costituente (19 gennaio) diedero la mag-
      gioranza relativa al partito socialdemocratico (30% dei voti); il
      socialdemocratico Ebert fu nominato presidente della repub-
      blica, mentre il governo fu composto da una coalizione di so-
      cialdemocratici, cattolici e liberali. Il 6 febbraio seguente l’assi-
      se si riunì a Weimar (da qui il nome dato alla Repubblica) ap- La Repubblica
      prontando una costituzione (11 aprile) che trasformava la Ger- di Weimar
      mania in Repubblica federale, affidando al presidente alcuni po-
      teri (nomina del cancelliere, sospensione delle garanzie costi-
      tuzionali in casi eccezionali). Nel Paese, accanto alle correnti so-
      cialiste e cattoliche, sull’onda dell’indignazione suscitata dal
      diktat di Versailles, si diffuse un nazionalismo autoritario anti-
      parlamentare e anticomunista: il 5 gennaio 1919 nacque il Par-
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